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Attualità | 24 ottobre 2019, 15:38

Maltempo e 'allerta': Barbara Dumarte ricorda il '98 e bacchetta chi accusa persone che invece si prendono delle responsabilità

"Questa mattina – ha detto - ho letto i soliti commenti sul perché intraprendere azioni di sicurezza per una pioggerellina. Credetemi che, chi non ha mai vissuto attimi come questo, non si rende conto di quanto sia tutto veloce ed imprevedibile".

Maltempo e 'allerta': Barbara Dumarte ricorda il '98 e bacchetta chi accusa persone che invece si prendono delle responsabilità

“Oggi vi voglio raccontare una storia: erano le 13 circa del 29 settembre del 1998”. Inizia in questo modo una storia vera che un amministratore pubblico della nostra provincia ha raccontato oggi, per dimostrare quanto siano importanti i messaggi di ‘allerta’ per la sicurezza delle persone, forse poco capiti fortunatamente solo da ‘alcuni’.

Si tratta di Barbara Dumarte, Assessore al Comune di Taggia che, nel 1998 quando una forte alluvione colpì la città di Sanremo, si trovava nel bel mezzo del ciclone. “Mi trovavo con la mia famiglia nel nostro locale a Sanremo – racconta - esattamente come tutti i giorni. All'improvviso un forte acquazzone si trasformò in un vero e proprio nubifragio. Mio padre decise naturalmente di chiudere ed andare a casa. Purtroppo nel giro dopo pochi minuti, però ci siamo ritrovati l'acqua fino alle ginocchia. Non sapevamo dove andare per metterci in salvo. Vedevamo solo le nostre sedie che venivano portate via dall'acqua. Le macchine intorno a noi che galleggiavano e Paura e smarrimento ci hanno colto fino a che non arrivarono i ragazzi della capitaneria di porto a soccorrerci. Le piogge cessarono alle ore 15.30 circa”.

Perché scrive questo Barbara Dumarte? “Perché questa mattina – ha detto - ho letto i soliti commenti sul perché intraprendere azioni di sicurezza per una pioggerellina. Credetemi che, chi non ha mai vissuto attimi come questo, non si rende conto di quanto sia tutto veloce ed imprevedibile. Per questo onore a chi cerca di tutelare al meglio i nostri ragazzi… i figli di tutti noi. Forse non si comprende che quando ci sono le allerte il pericolo non è essere nella scuola o essere a casa ma lo spostamento in massa in città dove possono sopraggiungere frane o anomalie dei livelli idrometrici”.

Barbara Dumarte parla poi di Taggia: “Nel nostro comune al momento ci sono, tra asili Primaria e Secondaria, circa 1.430 bambini senza considerare le scuole superiori. Per raggiungere nell'edificio scolastico si muovono tutti nella stessa ora. È vero: ‘piazzare’ i nostri figli perché non sappiamo dove lasciarli mentre siamo al lavoro non è semplice, ma personalmente preferisco trovare un modo di organizzarmi. E se oggi non piove più e hanno perso un giorno di  scuola... pazienza. Per fortuna avranno ancora tanti giorni per poter sedersi sui banchi di scuola e sorridere alla vita”.

Questo il racconto di una mamma, oggi anche Amministratrice pubblica che deve far fronte con delle responsabilità. Le stesse che si prendono i previsori del tempo ed i responsabili della Protezione Civile. Persone anche loro che, come tali possono sbagliare ed ha volte sbagliano effettivamente. Ma, fermo restando che prevedere un temporale in pochi chilometri con i cambiamenti climatici di oggi non è semplice, anche loro si prendono delle responsabilità. Non altre persone che, tra siti internet più o meno farlocchi e social network, parlano di meteorologia senza assumersi le stesse responsabilità.

Carlo Alessi

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