Continua a far discutere il possibile spostamento dell’opera di Michelangelo Pistoletto, il Terzo Paradiso, che si trova al confine fra Italia e Francia. Un simbolo che la precedente amministrazione ha voluto installare in un luogo altamente simbolico per la città.
La notizia sta avendo un grande richiamo anche a livello nazionale, ad occuparsene anche la rivista on line e cartacea ‘Finestre sull’Arte’, fra i più importanti del settore. “Per la nuova amministrazione - si legge - le esigenze degli automobilisti vengono prima dell’arte, così il Terzo Paradiso, che ha appena due anni di vita (la prima pietra fu posata il 12 aprile del 2017), rischia di essere smontato e di finire probabilmente in un’altra frazione.”
L’Amministrazione Scullino, infatti, a seguito di un incontro avuto con Anas, che ha competenza sull’area in cui si trova l’opera, avrebbe chiesto a quest’ultima di presentare un progetto per la realizzazione di 50 parcheggi nell'aiuola della frontiera bassa. Questo potrebbe inglobare l’installazione, ma anche prevedere lo spostamento del 'Terzo Paradiso' in luogo ancora da destinarsi.