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Politica | 16 aprile 2019, 16:20

Ventimiglia: visita del Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini "C'è bisogno di un'idea di Italia ed Europa con al centro le persone ed il lavoro"

Parte dalla SPES questa occasione di confronto finalizzata a proseguire il confronto sulle povertà e le difficoltà del territorio, nonché sui progetti avviati per dare risposte collettive e concrete, che favoriscano l’accoglienza e l’inclusione sociale.

Ventimiglia: visita del Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini "C'è bisogno di un'idea di Italia ed Europa con al centro le persone ed il lavoro"

"C'è bisogno di ricostruire un'idea di Italia ed Europa che al centro abbia le persone ed il lavoro".

A dirlo è Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL arrivato quest'oggi a Ventimiglia per una na giornata promossa da CGIL Imperia all'insegna dell'inclusione e dell'accoglienza. Ad accompagnarlo, nell'incontro che si è svolto nei locali della Spes di Ventimiglia, è stato il Segretario generale della CGIL Liguria, Federico Vesigna.

L'INTERVENTO DI MAURIZIO LANDINI



Un'occasione di confronto finalizzata a proseguire il confronto sulle povertà e le difficoltà del territorio, nonché sui progetti avviati per dare risposte collettive e concrete, che favoriscano l’accoglienza e l’inclusione sociale.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto #streetunion, elaborato dalla CGIL Liguria, di contrasto alle disuguaglianze sociali, per rimarcare la contrarietà al modello di inclusione determinato dal decreto Salvini. Un modello che, secondo CGIL, squalifica la qualità dell’accoglienza e impoverisce le esperienze esistenti rendendo più difficile il percorso verso l’integrazione.

Oggi Landini visiterà anche il Campo Roya, struttura simbolo dell'accoglienza dei migranti: "Bisogna valorizzare le esperienze che ci sono. - ha detto il segretario generale della CGIL - Esperienze come questa dimostrano che si può fare accoglienza e può servire  per integrare le persone. L'integrazione è fatta di accoglienza e questo può essere un modo intelligente di valorizzare le competenze del territorio. In più, in un territorio come questo di confine è chiaro che si dimostra anche il fatto che problemi di questa natura non si possono risolvere ognuno a casa sua. C'è bisogno di  avere un quadro più generale che sia la nazione e in questo caso l'Europa. Il messaggio che si deve mandare è che un'Europa vera non è fatta solo sulla moneta ma sulle persone e così come possono liberamente circolare i soldi bisogna trovare il modo intelligente di fare liberamente circolare le persone perchè alla fine sono un elemento di crescita sociale e civile". 

Poi Landini prosegue parlando della Liguria: "La Liguria sta pagando un prezzo della crisi. - commenta amaramente - Vengo da Savona dove due realtà che hanno a che fare con le politiche industriali rischiano di saltare. La Piaggio, un'azienda considerata  strategica dal governo. E' necessario che il governo utilizzi le leggi che gli permettono di mettere in campo la azione d'oro. Ci sono competenze c'è un saper fare che va utilizzato. Come se parliamo di Bombardier parliamo del piano nazionale dei trasporti, della necessità di avere una politica industriale ed è una delle critiche che stiamo facendo a questo Governo. Qui in Liguria esistono esperienze importanti di investimento e di attività industriali che funzionano, però quello che manca al nostro Paese è una visione di insieme che non può essere ogni territorio ed ogni azienda si risolva dal solo il problema. C'è bisogno di avere un'idea di sistema che metta insieme lo stato ed il territorio ma anche l'università perchè l'altro tema è come si cambia la qualità delle produzioni. C'è bisogno di avere un'idea di che cosa significa  la sostenibilità ambientale delle produzioni che si fanno e quindi cosa si produce e perchè. Per far questo ci vogliono investimenti pubblici, interventi pubblici e se ci ragioniamo la Liguria nel passato  è stata un'esperienza significativa importante di come si possano usare i soldi pubblici per potenziare un'industria. Credo che siamo ad un passaggio simile". 

"Chi lavora deve avere dei diritti e chi lavora non deve essere povero. Questa è la mmisura della qualità di un sistema. Se lavori e sei povero oppure precario e sfruttato,  sono tre cose che insieme non vanno bene. Vuol dire che il modello sociale va cambiato" - conclude Landini. 

Simona Della Croce

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