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Eventi | 09 aprile 2019, 09:31

Imperia: giovedì prossimo alla 'Libreria Ragazzi' l'incontro su ‘La ragazza che ero, la riconosco' di Silvia Neonato

‘La ragazza che ero, la riconosco’ è una lettura che fa bene alla memoria collettiva ma, soprattutto, è una testimonianza preziosa per le ragazze di oggi, capace di far riflettere sul ruolo della donna negli anni ’70, anni in cui l'impegno e le lotte femministe riuscirono a imporre cambiamenti importanti e a ottenere nuove leggi per affermare il diritto all’autodeterminazione e alla libertà

Imperia: giovedì prossimo alla 'Libreria Ragazzi' l'incontro su ‘La ragazza che ero, la riconosco' di Silvia Neonato

L’associazione culturale ‘ApertaMente’ Imperia, con il supporto del CE.S.P.IM organizza giovedì prossimo alle 17, alla ‘Libreria Ragazzi’ l’incontro ‘La ragazza che ero, la riconosco… come eravamo prima dei social’, a cura di Silvia Neonato (Conduce Gaia Ammirati).

Silvia Neonato, giornalista e saggista, ha lavorato a Roma al giornale dell’Udi “Noi donne”, a Rai Due (nella trasmissione tv “Si dice donna”) e Radio Tre, dove ha condotto in diretta una trasmissione del mattino dedicata alle donne, Ora D. Ha pubblicato nel 2017 “La ragazza che ero, la riconosco. Schegge di autobiografie femministe “, un libro firmato da otto donne, protagoniste nei primi anni ’70 del movimento femminista genovese, che, a quarant’anni di distanza, si sono rincontrate per  raccontare e riflettere sul passato e sul presente, otto voci sincere e pungenti. Sullo sfondo la Genova della loro educazione sentimentale e politica.

‘La ragazza che ero, la riconosco’ è una lettura che fa bene alla memoria collettiva ma, soprattutto, è una testimonianza preziosa per le ragazze di oggi, capace di far riflettere sul ruolo della donna negli anni ’70, anni in cui l'impegno e le lotte femministe riuscirono a imporre cambiamenti importanti e a ottenere nuove leggi per affermare il diritto all’autodeterminazione e alla libertà. Le riflessioni contenute in questo libro rappresentano un importante contributo, in una fase storica e politica come quella odierna, in cui il riconoscimento dell’autonomia e dei diritti delle donne sono costantemente messi in discussione. Bisogna continuare ancora a tutelare e difendere tali diritti.

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