ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Eventi

Eventi | 16 settembre 2018, 18:10

Sanremo: il 28 settembre ai 'Martedì letterari', ospite lo scrittore siciliano Giovanni Taibi

Presenterà il suo romanzo 'Lame di buio dal passato'

Giovanni Taibi

Giovanni Taibi

La letteratura italiana recente presenta scrittori di notevole talento, che sanno ripercorre con sapienza la grande tradizione narrativa, attualizzando l’eterna indagine di “quel guazzabuglio del cuore umano”: dalla Sicilia arriva lo scrittore Giovanni Taibi, che presenterà il suo romanzo Lame di buio dal passato venerdì 28 settembre alle 18 al Teatro del Casinò di Sanremo.

Nel romanzo si svolge un dramma ad incastri, in cui la storia del protagonista viene via via intrecciata con le storie scritte dal protagonista stesso e con le pagine del suo diario d’adolescente. Un gioco di specchi dove amore e nostalgia si intrecciano in un tutt’uno.

Da Milano, il protagonista, un rinomato primario, torna in Sicilia, in occasione del matrimonio del fratello. E’ fin dalle prime pagine un tuffo nel passato, un viaggio a ritroso nel tempo, dai volti ormai anziani dei genitori, all’amico del cuore, ora tranquillo uomo con famiglia e lavoro, fino alle immagini e alle vicende che emergono dal passato del suo antico e mai dimenticato primo amore dell’adolescenza, Anna. Lettere e pagine di diario riportano il protagonista all’epoca del suo innamoramento, i racconti che aveva scritto sui banchi di scuola, condivisi con le sue compagne di liceo, fanno rivivere la forza sognante e devastante al tempo stesso di quell’amore. Emozioni e sentimenti riaffiorano e rivendicano la loro presenza anche nel presente, portando il protagonista a un bivio, ad una scelta.

Denso di richiami alla letteratura introspettiva ed esistenzialista del ‘900, i protagonisti si avvicinano, sfiorandoli, ai personaggi pirandelliani, alla eterna ricerca di un’esistenza autentica, richiamano anche i fragili e tormentati protagonisti delle opere di Albert Camus, che inseguono i sogni e un’impossibile felicità, disillusi da una realtà meschina e banale.

Su tutta la trama narrativa si stende il velo della nostalgia, che avvolge il passato di una luce dorata, in cui dolore e sofferenze e lacrime sembrano diluirsi in un’arcana felicità, mai raggiunta ma costantemente desiderata. Il romanzo indaga con sottigliezza psicologica i meandri di quel sentimento profondo che è la nostalgia. Un sentimento questo potente e ambivalente, come mostra Ulisse, che desidera con tutte le sue forze tornare ad Itaca, ma nel contempo vorrà poi ripartire da essa. Al riguardo la dr.ssa Chiara Mirabelli nello studio “Nostalgie. Sguardi sul dolore del ritorno” mostra proprio il senso di nostalgia nella sua duplice valenza di desiderio del ritorno e di fuga da esso: la nostalgia, come la memoria, è intrecciata alla direzione che prenderemo verso il futuro, perché lo sguardo rivolto al passato traccia la strada del possibile avvenire, la nostalgia è desiderio di ritorno e desiderio di fuga insieme.

Una strada che il protagonista del romanzo di Taibi percorre, verso un futuro racchiuso nelle ultime pagine del libro. 

Anna-Cristina Meinardi

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium