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Attualità | 05 febbraio 2018, 18:40

Con ‘Progetto Vita’ a Sanremo il primo progetto in Italia con i defibrillatori automatici

Alla Vigilia del Festival viene presentata l’ennesima idea nel campo della cardioprotezione pubblica.

Con ‘Progetto Vita’ a Sanremo il primo progetto in Italia con i defibrillatori automatici

In Italia, è attivo il primo progetto di defibrillazione precoce pubblica (PAD) con i defibrillatori completamente automatici. A Casa Sanremo - il luogo che ospita cantanti e vip- il progetto è stato ufficialmente presentato alla vigilia del Festival della canzone italiana. Dietro la regia di questa idea innovativa c’è Progetto Vita Sanremo, onlus che da sempre si occupa della cardio-protezione della comunità sanremese. 

“Siamo di fronte a un’innovazione importante che diventa un punto di partenza, un riferimento, in tutta l’Italia”, afferma Daniela Aschieri, cardiologa, presidente di Progetto Vita e direttore scientifico di Progetto Vita Sanremo. “Per la prima volta, in un PAD vengono usati i defibrillatori completamente automatici. Negli Stati Uniti e in molti Paesi europei questo strumento salvavita era già stato sdoganato. Da oggi, anche in Italia”.

La differenza tra il defibrillatore automatico e il semi-automatico è tanto semplice quanto sostanziale: il tasto di scarica che rilascia lo shock elettrico per cercare di riportare il cuore al battito quando è in arresto. In soldoni, con il defibrillatore automatico, chi interviene deve solo applicare le piastre dello strumento salvavita sul torace della persona a terra; dopo, è il defibrillatore stesso che decide se rilasciare la scarica o meno, in base ai parametri vitali della persona colpita dal malore. Al contrario, con il defibrillatore semi-automatico è l’operatore che deve schiacciare il tasto di scarica per erogare lo shock salvavita. In diversi casi d’emergenza, si è visto che proprio questo aspetto può allungare i tempi d’intervento. L’operatore laico (che non fa il soccorritore o il rianimatore per mestiere) può infatti essere intimorito e tardare nel premere il tasto di scarica.

“Il progetto di cardioprotezione con i defibrillatori automatici (DAE) a Sanremo è il primo passo verso il futuro”, aggiunge l’Aschieri. “Per iniziare, d’accordo con il Comune, metteremo un DAE esternamente a Casa Sanremo, luogo di passaggio di cantanti e vip nonché punto di riferimento della kermesse. Altri 4 andranno sulle pattuglie delle forze dell’ordine. Questi cinque DAE completamente automatici andranno a potenziare la rete di Progetto Vita Sanremo che conta altri 12 defibrillatori semiautomatici. Se siamo arrivati a questo punto, è necessario ringraziare anche il Comune di Sanremo e il 118 locale per il loro sostegno. Proprio il Comune, a cui vengono di fatto affidati questi DAE, si occuperà della loro gestione nel tempo”.

Il modello di DAE scelto è il Rescue Sam, prodotto al cento per cento in Italia da Progetti Medical di Torino. La presentazione nell’importante palcoscenico di Casa Sanremo è stata possibile grazie al contributo di Lucania Cuore, centro di formazione abilitato in tutta Italia al BLS-D (nella persona del presidente Alberto Morgia) e al Gruppo Eventi, organizzatore della stessa Casa Sanremo (grazie al patron Vincenzo Russolillo).

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