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Al Direttore | 21 gennaio 2018, 21:00

Entroterra: ricrescita per botteghe e lavoro, uno spunto del lettore Carlo Vesco su studio di fattibilità

"Un'idea che potrebbe essere sin da subito attuata e realizzata"

Entroterra: ricrescita per botteghe e lavoro, uno spunto del lettore Carlo Vesco su studio di fattibilità

"Prendendo spunto dalla sintesi emersa nella bellissima puntata dei giorni scorsi di Primocanale, dedicata al territorio, all'enogastronomia ed alle relative innumerevoli problematiche, mi permetto evidenziarne una possibile ulteriore implementazione di altrettanta certa fattibilità.

La proposta imprenditoriale suggerita nel corso dalla trasmissione consiste, in estrema schematizzazione, 'nel vincolo amministrativo, come parziale canone di urbanizzazione, da parte dei Pubblici Amministratori, in fase di concessione di licenze per le aperture di maxi commerciali lungo la costa, ai colossi della grande distribuzione, consistente nell’impegno di mantenere in vita, e/o realizzarli a marchio, i negozi nei Paesini e Loro Frazioni dell’Entroterra', il più delle volte ormai letteralmente sperduti se non abbandonati!.

A queste argomentazioni sono qui ad aggiungere che tale idea potrebbe essere sin da subito attuata e realizzata.

Nella grande distribuzione, come è noto, è altresì massiccia la presenza di grandi Cooperative di Consumo Nazionali con marchi ben specifici e strutture di vendita capillari ed anche di grandi dimensioni.

Orbene, senza dilungarsi nel tecnicismo e le peculiarità giuridiche delle cooperative, considerando semplicemente le Loro finalità mutualistiche e sociali, le aperture dei predetti 'piccoli Negozi' nei 'piccoli Paesi e Frazioni' potrebbero avvenire in brevissimo tempo.

Le varie 'piccole Amministrazioni Comunali', essendo i Territori interessati liberi dai cosiddetti 'negozi di vicinato' e da altri vincoli (anzi spesso in deroga), non troverebbero nessuna causa amministrativa ostativa ad una eventuale 'comunicazione di apertura di negozio di vicinato' la cui Autorizzazione si perfezionerebbe concretizzandosi quindi nel termine di 30 giorni: con la conseguente immediata apertura del negozio.

Venendosi così di fatto a concretizzarsi l’impegno e la funzione mutualistico-sociale-occupazionale delle Cooperative che, per definizione, non hanno finalità lucrative peculiari delle società private, ma più semplicemente obiettivi di equilibrio del cosiddetto bilancio sociale. 

Con ciò può essere anche considerata un’altra importante opportunità qualificativa, quantomeno per la sistemazione del territorio (boschi, torrenti, strade, ecc.), quale il lavoro temporaneo a disoccupati bisognosi unitamente al lavoro esterno dei  detenuti, così come previsto dall’art.21 Legge 375/1975 (O.P.) da attuarsi attraverso le Cooperative a ciò statutariamente preposte (Coop.di tipo B), Loro Consorzi ed Associazioni anche solo per periodi di pochi mesi.

Carlo Vesco".

Redazione

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