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Politica | 17 ottobre 2017, 14:37

Disegno di legge sulle concessioni balneari: dura replica dell'Assessore Scajola all'Onorevole Pizzolante

“Non siamo noi a dover andare da Tajani, ma è il governo italiano a dover chiedere all'Europa l'esclusione dalla Bolkestein per le spiagge. Se Pizzolante si dimettesse davvero, sarebbe un’ottima notizia per i tanti imprenditori balneari che si aspettano una politica che li aiuti in maniera concreta".

Disegno di legge sulle concessioni balneari: dura replica dell'Assessore Scajola all'Onorevole Pizzolante

“Le dimissioni di Pizzolante sarebbero positive per i balneari”: parte così la dura replica dell’Assessore ligure Marco Scajola, alle parole del deputato di ‘AP’ (cliccando QUI), che ha annunciato le sue dimissioni nel caso in cui “Una proroga di trent’anni sia compatibile con il diritto europeo”.

“Non siamo noi a dover andare da Tajani, ma è il governo italiano a dover chiedere all'Europa l'esclusione dalla Bolkestein per le spiagge. Se Pizzolante si dimettesse davvero, sarebbe un’ottima notizia per i tanti imprenditori balneari che si aspettano una politica che li aiuti in maniera concreta. A sostenerlo è Marco Scajola, assessore al demanio della Regione Liguria (Forza Italia), in risposta alle parole del deputato Sergio Pizzolante (Area popolare) che ieri su Mondo Balneare si è detto ‘pronto a dimettersi’ se le due leggi regionali di immediata approvazione in Liguria, che intendono tra le altre cose concedere una proroga trentennale per le attuali concessioni, venissero giudicate compatibili con il diritto comunitario da parte del presidente al parlamento europeo Antonio Tajani. In molti auspichiamo le dimissioni di Pizzolante – prosegue Scajola – non solo da relatore del disegno di legge n. 4302 sulle concessioni balneari, ma anche da parlamentare: il modo in cui questo signore si pone, denigrando e offendendo chi non la pensa come lui, dimostra la sua inadeguatezza a ricoprire un ruolo importante come quello di parlamentare della Repubblica e di avere la responsabilità di un disegno di legge che dovrebbe aiutare le imprese balneari italiane, e che invece vuole ammazzarle. Il tono aggressivo di Pizzolante dimostra che questo deputato sia fallito politicamente e non sappia più cosa dire: dopo le bugie che da anni sta ripetendo ai balneari, ora ha deciso di offendere chi, come il sottoscritto, con umiltà sta cercando di fare qualcosa di buono per le imprese balneari”.

In merito poi alla proroga trentennale che la Liguria intende concedere alle proprie concessioni balneari, e che secondo Pizzolante sarà annullata dalla Corte costituzionale perché la materia è di competenza statale, questa la replica di Scajola: “Le due proposte di legge (Qualificazione e tutela dell'impresa balneare e la Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative) sono due testi di buon senso che vanno incontro alle esigenze degli operatori balneari, e per questo sono state sottoscritte da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. Compresi il Partito democratico, con cui Pizzolante è alleato in parlamento, e la stessa Area popolare a cui il deputato appartiene, sempre che in queste ultime ore ne faccia ancora parte, perché mi risulta che sia consuetudine del signor Pizzolante quella di cambiare spesso casacca politica a seconda della convenienza del momento. E anche i sindacati balneari che Pizzolante cita come sostenitori del disegno di legge del governo, in Liguria sono stati coinvolti nella stesura dei due provvedimenti regionali e sono stati auditi in commissione: Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Oasi-Confartigianato e Cna Balneatori ci hanno dato parere favorevole e ci hanno ringraziato per avere portato questi due testi in consiglio. Ma forse Pizzolante è ultimamente stanco e nervoso e questi fatti gli sono sfuggiti oppure li ha dimenticati”.

“In Liguria stiamo facendo un lavoro serio – termina Scajola - senza raccontare bugie. Semmai è il governo italiano che sta mentendo ai balneari, ingannandoli con disegni di legge che non porteranno a nulla se non alle gare. Il ddl n. 4302 di cui Pizzolante è relatore dovrebbe essere buttato nel cestino ed essere riscritto daccapo, ma andando prima a Bruxelles per ottenere ciò che altri paesi hanno già avuto, e cioè l’esclusione dalla Bolkestein. Il problema è che il governo italiano non ha voglia di muovere un dito per aiutare, sostenere e salvare le nostre imprese balneari. E Pizzolante si sfoghi pure, se si sente più sereno ad attaccare il sottoscritto, dimostrando ancora una volta che noi diciamo la verità e che lui è nel torto. Se ne faccia una ragione e ne prenda atto”.

(Fonte: Mondo Balneare)

Redazione

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