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Attualità | 11 ottobre 2017, 08:11

Apricale è l'unico borgo della Liguria inserito nella promozione degli 'Italian Villages' di AirBnb

Il piano è stato lanciato a Palermo, alla presenza fra gli altri di Joe Gebbia, uno dei fondatori di Airbnb, del Sindaco della città Leoluca Orlando, dei rappresentati del Ministero della Cultura e del Turismo e della comunità palermitana degli host che condividono casa su Airbnb.

Apricale è l'unico borgo della Liguria inserito nella promozione degli 'Italian Villages' di AirBnb

Nell’anno che il MiBACT dedica alla promozione dei borghi, c’è anche il borgo ponentino di Apricale nel lancio di un un piano nazionale degli ‘Italian Villages’ di Airbnb, per contribuire alla valorizzazione di questi luoghi e delle loro comunità.

Far conoscere i piccoli centri italiani ai viaggiatori di tutto il mondo significa accendere i riflettori su paesaggi, tradizioni e saperi unici, espandere le economie locali e promuovere un turismo più sostenibile, fuori dalle rotte italiane più battute. Il piano, patrocinato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, e sviluppato in collaborazione con il MiBACT, prevede la valorizzazione di oltre 40 borghi, diffusi in tutto il Paese, attraverso un ventaglio di progetti diversi.

Il piano è stato lanciato a Palermo, alla presenza fra gli altri di Joe Gebbia, uno dei fondatori di Airbnb, del Sindaco della città Leoluca Orlando, dei rappresentati del Ministero della Cultura e del Turismo e della comunità palermitana degli host che condividono casa su Airbnb. L’appuntamento è stato anche l’occasione per presentare, per la prima volta, uno studio sull’impatto dell’home sharing nell’Italia rurale, dei borghi e dei piccoli centri.

Negli ultimi 12 mesi gli host residenti delle aree rurali (47 anni l’età media, il 52% donne) hanno guadagnato complessivamente quasi 80 milioni di Euro, ospitando oltre 540.000 viaggiatori attraverso i 30.000 annunci disponibili. La durata media del soggiorno è stata di 5 notti, con 3 persone a comporre il gruppo medio. Il guadagno annuale dell’host tipico delle aree rurali è stato di 1.600 Euro, frutto in genere di 16 notti prenotate.

Venti borghi, uno per ciascuna delle regioni italiane, saranno da oggi promossi a livello internazionale, attraverso un nuovo sito dedicato e la pagina verrà pensata per mettere in contatto gli host di questi piccoli centri con i viaggiatori interessati a scoprire l’Italia meno conosciuta, condividendo casa con gli abitanti del posto.

Nella nostra regione è stato scelto Apricale mentre, altri 20 borghi saranno nei prossimi mesi oggetto di promozione, attraverso un piano di comunicazione dedicato, sui presidi social media di Airbnb, come il canale Instagram.

Carlo Alessi

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