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Politica | 06 maggio 2024, 12:31

Raccolta differenziata a Ventimiglia, il Pd rimanda le accuse al mittente: "Di Muro si prenda le sue responsabilità" (Foto e video)

"Non può essere addebitato a noi il fatto che oggi il servizio non funziona"

Raccolta differenziata a Ventimiglia, il Pd rimanda le accuse al mittente: "Di Muro si prenda le sue responsabilità" (Foto e video)

"Non può essere addebitato a noi il fatto che oggi il servizio della raccolta differenziata non funziona. Il sindaco Di Muro ha utilizzato il tempo prezioso che i cittadini hanno messo a disposizione, recandosi in Comune per avere le informazioni su quello che dovrebbe essere il servizio di raccolta e spazzamento del loro territorio, per scaricare tutta una serie di responsabilità alle precedenti amministrazioni o a persone singole per il mancato successo di quello che è il servizio di Igiene Urbana, invece di dire quelle che sono le novità del servizio. Ciò vuol dire che il sindaco o non sa di cosa sta parlando o non sa più come giustificare il malgoverno di questo settore che in una città è fondamentale" - dice il consigliere regionale del Pd ed ex sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano parlando del nuovo servizio di raccolta differenziata nella città di confine.

"Va a creare confusione" - sottolinea Ioculano - "Quando si dice che in alcune aree della città il servizio di raccolta differenziata non era previsto è sostanzialmente falso. Come è falso quello che è stato detto su Nervia. Avevamo previsto un utilizzo del porta a porta particolarmente spinto in gran parte della città ma è evidente che così oggi non è. Quando è stato redatto il bando si dava peso alla tariffazione puntuale. Noi avevamo previsto che ciascun cittadino avrebbe pagato effettivamente ciò che produceva come rifiuti, chi avrebbe fatto bene la raccolta differenziata avrebbe pagato meno, chi non l'avrebbe fatta o comunque fatta male avrebbe pagato di più. Avevamo dato tanto peso alle tariffe ed è per questo che avevamo spinto per il 'porta a porta' che consente un maggior controllo. E' legittimo che uno che decida così ma i risparmi ora, invece, li ha l'azienda e non i cittadini".

"Una comunicazione della Teknoservice e del Comune di qualche settimana fa esplicitamente dice che il servizio verrà fatto con delle ecoisole nelle zone, per esempio, di via Veneto, via Carso e piazza Cesare Battisti. Si sono fatte delle scelte, legittime, sulla tipologia del servizio. Si sono scelte soluzioni alternative ma non è legittimo dare responsabilità alle altre amministrazioni. Serve ripristinare un minimo di principio e realtà" - afferma Ioculano - "Il progetto è stato bandito verso il 2020. La prima bozza è stata fatta cinque anni fa. Altri comuni hanno deciso e avuto la possibilità, nel complesso, di modificare e rivedere il progetto e poi sono passati due anni per iniziare a vedere qualcosa ma Ventimiglia non l'ha fatto e dare la colpa agli altri mi sembra infantile. Oggi non si capisce quale sia il fine e l'impostazione del servizio, se è un periodo transitorio e cosa si vuole fare. Oggi c'è un regime di confusione. In realtà non si sa cosa succederà domani mattina, si viaggia a vista".

 

"Qualcosa poteva essere modificato" - sottolinea il consigliere comunale di minoranza Alessandro Leuzzi - "Qualche comune l'ha fatto ma lo prevedevamo anche noi e non è stato fatto. Abbiamo fatto interpellanze visto che qualche problema si crea. Alla semplice interpellanza è evidente che l'azienda ha un guadagno. Volevamo sapere come venivano investite e nessuno ci ha risposto".

"Ciascun comune sapeva cosa era stato pensato, si è deciso il progetto, che è stato redatto e poi approvato" - fa sapere Mauro Grassano, ex dirigente del comune di Ventimiglia - "Prima di redarlo alcuni comuni hanno modificato il progetto mentre altri comuni no come Ventimiglia. Se sanno quale era il progetto e cosa era previsto possono dire che cosa non ha funzionato ma non possono dirlo perché non l'hanno mai messo in pratica. In quel capitolato nessuno sa nulla. Non hanno mai saputo chiedere all'appaltatore di fare gli interventi dovuti. Il Covid, che ha generato il Pnrr, ha dato opportunità di risorse per poter intervenire e l'amministrazione in carica ha passato giorni a discutere e per sei mesi ha guidato la Teknoservice in maniera schizofrenica, dando ogni giorno direttive diverse. Quando finalmente sono entrati a regime hanno realizzato il servizio attuale che ha creato confusione. L'Amministrazione non è preparata ad affrontare problemi giornalieri. Il progetto non è stato modificato in vista del futuro biodigestore".

Elisa Colli

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