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| 04 settembre 2016, 08:00

In & Out: da Helsinki a Sanremo, la storia di Tarja Virmakari tra musica rock, metal e una vita senza orologio

Dal '94 al '99 ho fatto parte di un gruppo rock underground finlandese. Dopo essermi trasferita qui a Sanremo, la passione mi ha portato a diventare giornalista di musica e cultura locale.

In & Out: da Helsinki a Sanremo, la storia di Tarja Virmakari tra musica rock, metal e una vita senza orologio

Una bionda di quelle toste, con la passione per il rock e per il metal, che dalla fredda Helsinki in Finlandia si è trasferita nella più mite Sanremo, dove ha trovato tanti sogni da realizzare e ne ha coltivati altri. Tutto con lo stesso spirito di quando arrivò qui, 16 anni fa. Questa è la storia di Tarja.

Da Helsinki, Finlandia, alla Riviera dei fiori. Come sei arrivata a Sanremo e perché? Abito a Sanremo da 16 anni, e vedo la città sempre come la prima volta in cui sono arrivata qui, per le vacanze. Credo fosse nel 1985, e mi ricordo ancora il primo impatto, vedendo dall'Aurelia la meravigliosa costa di Sanremo, e per quanto banale possa sembrare, mi dicevo: “Questa è la mia città!" E' stato amore a prima vista, che poi mi ha portata per tutti gli anni consecutivi qui, per le vacanze, finchè ho deciso di trasferirmi nel 2000, di sposarmi e di avere una figlia tutta sole e sorriso, nata nel 2005. Ancora oggi, dopo 16 anni, mi toglie il fiato vedere questi contrasti di colori e luce, dove il mare accarezza e bacia le Alpi Marittime. Ecco come vedo Sanremo da sempre e per sempre: un festival di luci e colori!

Una grande passione per il rock, da dove nasce? Secondo me la musica in generale fa parte del nostro DNA, poi i generi variano e dipendono dai gusti personali. La mia passione per la musica é iniziata da ragazzina, quando mio padre mi regalò una chitarra classica. Dal '94 al '99 ho fatto parte di un gruppo rock underground finlandese. Dopo essermi trasferita qui a Sanremo, la passione mi ha portata a diventare dapprima giornalista di musica e cultura locale e poi, piano piano dal rock sono entrata nel vastissimo mondo del Metal. Nel 2010 sono stata contattata da un giornalista cult romano, Aldo Mancusi, che mi propose di formare il metalzine "Metal Shock Finland", in lingua inglese, che ad oggi ha migliaia di followers ogni giorno da tutto il mondo. Oltre a Metal Shock Finland, qualche anno fa è iniziata un'altra avventura molto soddisfacente: sono entrata a far parte di Alpha Omega Management con sede in Italia e che si occupa del management di band intenzionali e di booking in tutto il mondo, per quanto riguarda show, tour e festival. Ultimamente abbiamo aperto uffici anche in America del Nord, America del Sud, Russia/Ucraina, suggellando inoltre un importante Partnership con la EMP Label Group fondata da David Ellefson, bassista dei MEGADETH, oltre a tanti collaboratori esterni, sparsi per il mondo. Quindi, volendo definire ciò che faccio e come mi sento ora: "uno stato ideale, quando la passione e il sogno diventano la realtà di tutti i giorni".

C’è qualche tradizione del tuo Paese che hai importato a Sanremo? Certamente! Se posso iniziare con una battuta, la tradizione che ho cercato di sradicare dal mio DNA è il "senso della troppa puntualità" con i risultati variabili! Praticamente non porto l'orologio dal giorno in cui ho lasciato il mio Paese per venire qui. Ma se dobbiamo parlare di tradizioni vere e proprie, direi che la principale di trova nella mia cucina, che ha preso il migliore dei piatti finlandesi e di quelli liguri: un certo mix ligure-italo-finlandese in piena armonia. Ci sono però alcune cose che vengono cucinate nettamente nel modo originale, tipo "crepes finlandesi" che noi chiamiamo "lettu". Tra le tradizioni più importanti c'è sicuramente il Natale!In Filandia si festeggia già il 24 dicembre, quindi mia figlia, Chiara, è piuttosto felice di poter aprire i regali già un giorno prima. Quello che mi manca davvero della Finlandia, oltre ovviamente i miei familiari, sono due gusti: Salmiakki (liquirizia salata) e Ruisleipä (pane di segale, quello acido)!

Dicono che i nordici siano “freddi”. Ma secondo te, i liguri li battono? Non sono tanto d'accordo su questa definizione che riguarda i liguri, oppure sono stata solo estremamente fortunata ad aver conosciuto gente accogliente, aperta e gentile. Certo, ogni Paese ha i suoi pro e contro, ma quello che manca ai finlandesi, in generale, è il saper di "Viverla la Vita", nonostante tutto! Mi sa che alla fine tmeutto dipenda dal fatto di trovarti bene dove vivi, dal tuo cuore e dall'anima; tutto ciò cambia l'importanza e l'ordine di marcia per tutto il resto.

La bellezza è in cose semplici, è saper valorizzarle, basta fermarsi per un attimo per vedere quei dettagli nascosti su ogni cosa. A volte per andare meglio avanti, converrebbe guardare per un attimo all'indietro; un tocco del passato nel presente di oggi, porterebbe forse un futuro migliore domani. Sanremo, com'era nella sua bellezza degli anni '80, non toglierebbe niente alla città di oggi, che vuole vivere rigenerandosi. Sanremo, la città dei Fiori e della Musica! Che sia un incoraggiamento per quelle persone che ogni giorno lavorano duramente, per migliorare le tradizioni e i valori del passato su questi due aspetti! conclude Tarja.


Stefania Orengo

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