I lavori di restauro del primo lotto del Teatro Romano si è rivelata essere la prima tappa di un progetto che, basato sul finanziamento che la società ARCUS ha erogato alla Provincia di Imperia, si è posto di valorizzare l’area archeologica della città antica di Albintimilium. Gli interventi nell’area archeologica però non si esauriranno solo intorno al Teatro come aveva auspicato l’architetto Luisa De Marco: “Il poter riconnettere le aree è un progetto ambizioso c’è dunque bisogno dell’apporto e dell’interesse dei cittadini oltre che delle istituzioni. Speriamo di trovare finanziamenti per la realizzazione di altre opere di quest’area”.
Speranza che ha trovato esito positivo oggi con i risultati del bando della Fondazione San Paolo volto a valorizzare i patrimoni culturali presenti sui territorio piemontese e ligure dando la possibilità di accedere ad un contributo finanziario a sostegno di iniziative che si pongono di riqualificare alcune definite tipologie di patrimonio.
90 mila euro che saranno investiti nel potenziamento delle capacità di fruizione di due dei più importanti, noti e visitati monumenti dell’area archeologica di Albintimilium. Sul teatro è in corso un intervento di restauro e di riqualificazione che ne permetterà a breve la restituzione alla cittadinanza come sede di spettacoli musicali e teatrali tornando ad assumere la sua funzione originaria. In tal modo si rafforzerebbe anche il Sistema Musei Ventimiglia (SiMuVe) sistema integrato delle realtà museali intemelie coordinato dal Comune di Ventimiglia che comprende oltre all’area Albintimilium anche il Museo e le caverne dei Balzi Rossi, il Museo Archeologico Rossi del Forte dell’Annunziata, i Giardini Botanici Hanbury e diversi altri siti intemeli.
“Avevamo optato ad inizio anno una compartecipazione tra Comune e Soprintendenza per partecipare al bando – ha spiegato l’assessore Gabriele Campagna – e siamo molto soddisfatti di aver ottenuto in questo modo contributi che potranno darci occasioni importanti per valorizzare appunto un’area di così grande interesse. Il progetto è certamente volto ad accrescere il ruolo culturale del patrimonio architettonico e archeologico e a migliorare l’attrattività dei beni a favore dello sviluppo del turismo”.