“Il treno corre forte e il treno adesso vola, sulle distese immense di ciclamini viola” recitava una canzone di Riccardo Cocciante. I treni che passano per la stazione di Arma di Taggia sicuramente corrono forte e volano, ma in quanto ai ciclamini viola, la situazione pare essere un po' più complessa. Quanto circonda la stazione parla infatti di degrado, rifiuti abbandonati, tubature dell'acqua danneggiate e con ingenti perdite, ma non solo.
Facendo un rapido "tour" della zona ferroviaria, proprio accanto alla scritta: “Vita Mia”, pare trovarsi la “dimora” di un senzatetto. Alcune borse di indumenti di fronte ad un cancello, lasciati probabilmente da un benefattore, e i resti di un bivacco ne sono la testimonianza. Poco più avanti, in uno dei parcheggi limitrofi, sosta un camper che pare essere ancorato, più che parcheggiato, da diverso tempo. Vetri coperti, un gatto alla finestra e alcuni recipienti all'esterno, danno l'idea che il veicolo sia abitato.
Questo è quello che si incontra arrivando alla stazione, non in angoli sperduti dell'edificio, ma esattamente al suo interno.



























