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Politica | 08 febbraio 2016, 20:18

Imperia: è iniziato il Consiglio Comunale contro la chiusura di ostetricia e pediatria. La Sala Consiglio "invasa" dai cittadini

Il Sindaco ha parlato al pubblico presente, circa sessanta persone armate di fiocchi e palloncini rosa e azzurri, tra cui molti esponenti del comitato che si oppone alla chiusura del punto nascite imperiese

Imperia: è iniziato il Consiglio Comunale contro la chiusura di ostetricia e pediatria. La Sala Consiglio "invasa" dai cittadini

"Leggere sulla Carta d'Identità che sono nato a Imperia, mi fa piacere. Imperia è Capoluogo, e non capisco perché noi, cittadini dobbiamo accettare che, per decisione dell'Asl, nessuno possa nascere più qui". Lo ha dichiarato il Sindaco Carlo Capacci, pochi minuti fa nel corso del Consiglio Comunale monotematico relativo alla pratica sull'accorpamento del reparto di ostetricia e pediatria dall'ospedale di Imperia a quello di Sanremo.

Il Sindaco ha parlato al pubblico presente, circa sessanta persone armate di fiocchi e palloncini rosa e azzurri, tra cui molti esponenti del comitato che si oppone alla chiusura del punto nascite imperiese.

"L'idea era nata in ottica ospedale unico - ha spiegato Capacci - il che avrebbe avuto senso, ma non lo ha adesso".

Tra il pubblico sono presenti anche il Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, l'Assessore all'Ambiente della città degli aranci Francesco Bregolin, e l'ex Sindaco e attuale Consigliere Comunale del Comune di San Bartolomeo al Mare Adriano Ragni.

Sono in corso gli interventi dei consiglieri comunali imperiesi. Alessandro Savioli, gruppo misto, si è riservato di presentare un esposto "per denunciare - spiega il Consigliere - lo spreco di denaro pubblico".

E' emerso infatti nelle scorse settimane, che l'Asl ha restaurato il nuovo punto nascite a Imperia, per una spesa complessiva di circa 2 milioni di euro.


"E' necessario ci siano due punti nascite - ha detto Giuseppe Fossati, Capogruppo di Imperia Riparte - e noi chiediamo questo. Quello che approviamo oggi è un documento molto forte, e mi fa piacere che lo dicano i miei colleghi esponenti del centrosinistra, che ha governato in Regione negli ultimi dieci anni".

"Questa - ha detto il Capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Casano - è la conseguenza della politica di ostruzionismo all'apertura dell'ospedale unico. Oggi facciamo i conti con quella che sembra una scelta incomprensibile che va a penalizzare chi lavora in un certo modo e non tiene conto dei problemi di un presidio che non attrae i pazienti. A Imperia infatti partoriscono molte più donne, il 55% in più, rispetto a Sanremo dove il 30% delle donne preferisce partorire nel Capoluogo. C'è un disegno preciso di depotenziare l'ospedale di Imperia perché c'è un presidio virtuale, l'ospedale unico, che però non esiste, e che avremmo dovuto fare dieci anni fa, non oggi".

"La Regione - ha aggiunto il Consigliere Comunale M5S Cara Glorio - si trova a fare i conti con le scelte della precedente amministrazione di Burlando, e quindi del Pd. Il Presidente della Regione Giovanni Toti ha dichiarato che la chiusura del reparto a Imperia non è in agenda, ma non lo è adesso. A giugno purtroppo lo sarà in quanto non ci sono medici ginecologici per poter mantenere due punti nascite in provincia".



Il Presidente del Consiglio Comunale Diego Parodi ha comunicato che invierà copia della delibera che verrà approvata questa sera, a tutti gli altri Consigli Comunali imperiesi.

Francesco Li Noce

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