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Politica | 26 giugno 2015, 10:44

Ventimiglia: problema immigrazione, nuova analisi del Fronte Nazionale per l'Italia

"Ciò detto crediamo naturale chiedersi come sia possibile assistere da 15 giorni a quello che è sotto gli occhi di tutti. Un "lungomare" di Mentone dove, fino alla frontiera, passeggiano tranquille le famigliole e si fa jogging mentre, non appena varcato il "confine", si palesa una fila di banchi di frutta, verdura ed altri generi alimentari, panni stesi qua e la, un gran via vai di "soccorritori" e migranti, tende appostate ' sugli scogli".

Francesco Castagnino e Claudio Occhiocupo

Francesco Castagnino e Claudio Occhiocupo

"Il nostro recentissimo intervento sul delicato e complesso tema "immigrazione" poneva l'accento sui termini generali arrivando persino, nel nostro piccolo, a suggerire alcune possibili interventi se non risolutivi almeno migliorativi. Oggi, trascorse le "prime" (?) due settimane dall'inizio di quella sorta di "occupazione" degli, ormai universalmente noti, "scogli" dei Balzi Rossi di Ventimiglia riteniamo di poter svolgere alcune brevi considerazioni".

Francesco Castagnino portavoce/coordinatre provinciale e Claudio Occhiocupo coordinatore regionale/membro della segreteria regionale del Fronte Nazionale per l'Italia intervengono in merito al problema immigrazione che sta vivendo la provincia di Imperia ed in particolare Ventimiglia.

"In premessa precisiamo di non sentirci tutt'affatto "intruppati"' nell'esercito dei cosiddetti "buonisti" in servizio permanente effettivo, così come, per quanto ovvio, non vorremmo assolutamente vedere, a maggior ragione nell'anno di grazia 2015, nessuno soffrire per la fame o per la sete se non addirittura rischiare conseguenze ancora più gravi. Ci sentiamo, per questo, in dovere di ringraziare tutti coloro che, in questo breve ma per alcuni versi lunghissimo periodo, si sono fatti carico di sostenere essere umani in evidente stato  di difficoltà. Ci rivolgiamo in particolare alle forze dell'ordine, alle varie associazioni, ai privati cittadini italiani e francesi che si sono e si stanno tuttora adoperando per far fronte ad una situazione se non drammatica certamente difficile dove, se si trattasse unicamente  di individuare delle gravissime responsabilità, non sarebbero  certamente  di coloro che tale situazione, invece, subiscono".

"Ciò detto crediamo naturale chiedersi come sia possibile assistere da 15 giorni a quello che è sotto gli occhi di tutti. Un "lungomare" di Mentone dove, fino alla frontiera, passeggiano tranquille le famigliole e si fa jogging mentre, non appena varcato il "confine", si palesa una fila di banchi di frutta, verdura ed altri generi alimentari, panni stesi qua e la, un gran via vai di "soccorritori" e migranti, tende appostate ' sugli scogli. Un mercato od un suk come definito da qualcuno. Si sarebbe potuto evitare tutto questo? Noi pensiamo assolutamente di si! Non foss'altro che per l'evidente inutilità della reiterata permanenza dei migranti anelanti un impossibile passaggio della barriera?"

"La Francia, come appare chiaro e come peraltro previsto dai regolamenti internazionali non intende assolutamente lasciare passare coloro che non sono in possesso dei documenti, ne' siano  stati correttamente identificati e suddivisi tra i "richiedenti asilo" e coloro che andrebbero invece prontamente rimpatriati. Ci si trova allora di fronte ad un paese che giustamente e legittimamente difende i propri "sacri" confini ed un paese che altrettanto evidentemente permette a sconosciuti, profughi? Clandestini? Senza documenti, ne identificazione sbarcati con tutta probabilità in Sicilia, di compiere un viaggio di qualche migliaio di chilometri per giungere di fronte al  "muro" di Mentone".

Rispetto delle regole! Concetto in fondo semplice ma di cui ha potuto farsi "forte" il presidente Hollande, supportato in queste ultime ore anche dal primo ministro inglese Cameron,  quando, nella conferenza stampa congiunta, lo ha ribadito piu volte guardando negli occhi il "nostro" premier che invece, ostentando una minor sicurezza rispetto al suo solito abituale standard, quegli stessi occhi ci e' parso abbassare. La nostra "Italia", ventre molle dell'Europa,  non viene considerata affidabile, se non lasciata praticamente sola a gestire quest'emergenza che, a quanto è dato sapere potrebbe assumere dimensioni e contorni ancor più importanti e preoccupanti (i famosi 500.000 sbarchi previsti nei prossimi mesi), e ciò certamente anche a causa dell'avvenuta e, indubbiamente scarsamente lungimirante, sottoscrizione dell'allora in carica governo Berlusconi, con l'alleato leghista, dell'ormai famosissimo trattato di Dublino, quello cioè dove si evidenzia come sia il primo paese "toccato" dai migranti che debba farsi carico dell'accoglienza, identificazione e certificazione del già menzionato diritto all'asilo o meno".

"In estrema sintesi pensiamo di poter affermare che a quel tragico errore di ieri. corrisponda oggi  l'assoluta e ben dimostrata incapacità dell'attuale governo ad ottemperare a tali adempimenti. Ciò porta al solito, classico e, purtroppo, "italico" rimpallo e scarico delle responsabilità, con le conseguenze ben visibili quanto non piu tollerabili. In questo terribile "giochino" politico oggi, a buon titolo, si inserisce anche il  neo governatore della "nostra" Liguria (tuttora senza giunta), ma nel pieno esercizio delle sue funzioni, che, dopo aver vinto le elezioni, anche grazie ai consueti proclami (magari anche questi suggeriti dal verde alleato) quali:"Non accoglieremo piu' un migrante"  si trova già a fare i conti con i recentissimi previsti  "primi"(?) duecento nuovi arrivi. Le elezioni si vincono, le responsabilità si "depistano" e/o si scaricano. L'unico dato certo è e rimane sempre drammaticamente lo stesso, l'individuazione delle "vittime": i  cittadini che però, è bene ricordarlo, a volte, quando si trasformano in elettori o peggio in non elettori possono diventare "vittime" e/o "carnefici" di se stessi".

C.S.

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