ELEZIONI REGIONALI
 / Attualità

Attualità | 07 febbraio 2015, 10:47

Far alzare un drone equivale a volare con un aeroplano, le multe possono arrivare fino a 113.000 euro

Le precisazioni di Drone Work, il primo operatore riconosciuto ENAC in Liguria ad ottenere l'autorizzazione per le operazioni specializzate (video riprese/foto aree non critiche), e ad oggi, l’unico della regione

Far alzare un drone equivale a volare con un aeroplano, le multe possono arrivare fino a 113.000 euro

Sono sempre di più numerosi anche in Liguria i droni (APR aeromobile pilotaggio remoto) che “svolazzano” sulle nostre teste,pilotati da terra da persone non qualificate, non esperte, con mezzi spesso poco sicuri e assolutamente operanti fuori dalle regole di legge stabilite dal codice della navigazione aerea a cui anche questi mezzi sono soggetti.

Si perché molti non lo sanno, comprese le forze dell’ordine, far alzare un drone equivale oggi a volare con un aeroplano.Tutti droni anche i più piccoli sotto i 2 Kg oggi sono considerati SAPR sistemi aerei pilotaggio remoto. I mezzi aerei a pilotaggio remoto (APR) impiegati o destinati all’impiego nelle cosiddette operazioni specializzate, quei servizi che spesso ormai possiamo vedere nei video o in televisione, costituiscono parte dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) e ad essi si applicano le previsioni del Codice della Navigazione, secondo quanto previsto dal Regolamento. 

Il Codice della Navigazione, all'articolo 743 come emendato dal decreto legislativo 9 maggio 2005 n. 96, prevede nella definizione di aeromobile i mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto (APR): " Le distinzioni degli aeromobili, secondo le loro caratteristiche tecniche e secondo il loro impiego, sono stabilite dall'ENAC con propri regolamenti e, comunque, dalla normativa speciale in materia".

Anche le televisioni e le testate giornalistiche online, mettono in onda/rete filmati girati da “pseudo operatori autorizzati” che autorizzazioni assolutamente non hanno, che sono quindi fuori legge e che prevedrebbero l’intervento della autorità di pubblica sicurezza in quando trattasi di reato, di cui è facile risalire all’autore. Non parliamo poi della corsa all’acquisto del drone da parte dei fotografi e videomaker , spesso anche loro inconsapevoli dei regolamenti.

Le forze dell’ordine, in particolare la Polizia Di Stato (che esercita istituzionalmente attività di prevenzione e repressione di reati e in genere pubblica sicurezza) sono in difficoltà ad intervenire, dato che il recente sviluppo del settore ha colto tutti impreparati.

Enac attraverso il Viminale ha sollecitato un prontuario SAPR che potrebbe rendere più chiara la materia agli organi di polizia che devono intervenire, anche dietro le segnalazioni dei cittadini. Il Sostituto Commissario Stefano Corigliano della Polizia di Stato conferma: “un prontuario che è ormai terminato è al vaglio del ministero, sarà presto distribuito a tutti gli organi di polizia in modo che sia chiaro come intervenire, nel frattempo se i colleghi fossero in difficoltà possono chiamare a Roma la Direzione Centrale Servizio Aereo dove avranno tutte le delucidazioni”.

Il web è ricco di siti e pagine Facebook che mostrano immagini girate da pseudo operatori, in aree critiche o proibite. Chi gira questi video spesso non sa quello a cui può andare incontro. Sono segnalati già parecchi incidenti nel settore per ora, in Italia, non troppo gravi.

Per ottenere da Enac il riconoscimento e quindi la possibilità di svolgere operazioni specializzate con un APR (drone) si deve aver assolto un iter preparatorio e burocratico piuttosto complicato ed è come se si autodenunciasse. Il girare un video da drone, quindi, senza le necessarie autorizzazioni dell’ente preposto (ENAC) non è possibile. Anzi è passibile di sanzionamento: ad esempio in mancanza di adeguata RC ad hoc (Polizza aeromobile che rispetta regolamento Enac) la multa è mostruosa: fino a 113.000 euro. Altre autorizzazioni (vigli urbani ad esempio) non possono essere rilasciate non essendo di competenza. 

Anche le autorità di Polizia e il proprietario del suolo dove si svolgono queste attività devono essere messi al corrente del giorno ed ora del sorvolo. Tutti possono informarsi e prendere visione del regolamento in vigore a questo link: normativa Enac. Per consultare il database pubblico di chi è riconosciuto da Enac Operatore link: Operatori Riconosciuti Enac

Malg edizioni sas (marchio Dronework) primo operatore riconosciuto ENAC in Liguria ad ottenere autorizzazione per le operazioni Specializzate (video riprese/foto aree non critiche), e ad oggi, l’unico in Liguria

(Dichiarazione Enac N 3871 del 2-12-2014. Opera tra Genova e La Spezia con Base operativa in Val di Vara a Varese Ligure.

C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium