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Attualità | 28 gennaio 2015, 16:57

Insediamento “The Mall” in Valle Armea: ecco il bilancio del vertice tra commercianti, albergatori e la parte politica

"Alcune iniziative sono già state attuate, ora si sta lavorando alla creazione di un portale internet e di un app sugli smartphone, oltre ad un progetto per l'Expo di Milano e alla creazione di eventi".

Insediamento “The Mall” in Valle Armea: ecco il bilancio del vertice tra commercianti, albergatori e la parte politica

“Sono stati incontri tutti largamente positivi, che hanno permesso di evidenziare i reali contenuti e retroscena dell'annunciato insediamento di 'The Mall' in Valle Armea, ed anche di approfondire alcune importanti iniziative che gli imprenditori sanremesi stanno portando avanti”.

Questo il commento di commercianti, albergatori e titolari di pubblici esercizi che, in collaborazione con Confcommercio, hanno deciso di dare vita a una 'Rete di Impresa' e, che la settimana scorsa, si sono confrontati con i capigruppo di maggioranza e opposizione sul tema del nuovo centro commerciale di Valle Armea e sul futuro della città. “Capigruppo - hanno aggiunto i commercianti - che ringraziamo per la loro disponibilità, attenzione e comprensione all'ascolto”.

Tre le argomentazioni cardine emerse durante i confronti: "Intanto la precisazione fondamentale, anche nei confronti di tutti i cittadini, che quello che dovrebbe aprire in valle Armea non sarà un outlet, ovvero un grande magazzino o agglomerato di punti vendita dove si praticheranno maxi-sconti su prodotti delle stagioni precedenti o di capi restanti della stagione in corso. 'The Mall' è una grande superficie di vendita che subaffitta negozi alle case produttrici della moda, quelle di gamma alta, che producono addirittura linee ad hoc per questi negozi con tutte le taglie disponibili e vendono i capi direttamente. Una concorrenza di questi grandi centri, da molti definita sleale, che in diverse altre realtà d'Italia ha già prodotto. conseguenze nefaste e che a Sanremo sarebbe tra l'altro posizionata a pochi minuti dal cuore della città".

Secondo aspetto: "I commercianti si sono chiesti e hanno chiesto ai loro interlocutori come è possibile che una pratica del genere, paragonata come impatto alla costruzione di un grattacielo in piazza Colombo, sia passata sotto traccia e sotto silenzio per ben 7 anni, ovvero a partire dal 2007, quando venne presentata la prima istanza, fino all'autunno del 2014, quando il sindaco Alberto Biancheri (ringraziato per questo motivo) l'ha finalmente resa pubblica. E si sono chiesti anche come è stato possibile che su questa stessa pratica, che ha persino usufruito di una deroga regionale, non ci sia mai stato un parere di giunta, nè di commissione, né un'indicazione politica, così come dichiarato anche dai capigruppo ed ex assessori Gianni Berrino e Franco Solerio. Domande che attendono risposte e che hanno sollevato grande "interesse" in alcuni capigruppo presenti agli incontri".

Terzo Aspetto:  "Le conseguenze sulla città di questo insediamento che rischiano di essere letali. Verranno prodotti nei prossimi giorni anche dati e studi universitari sull'argomento, mentre già negli Stati Uniti e nel Nord Europa l'epopea dei centri commerciali sta finendo e si torna nei centri urbani, come rilevato anche da importanti quotidiani nazionali. Commercianti e titolari di pubblici esercizi hanno ricordato l'impegno e l'investimento di generazioni di sanremesi che hanno fatto crescere il commercio con denari e fatica, tramandando le attività da padre in figlio, oltre al valore di questo comparto sulle casse pubbliche. Ora tutto questo è in pericolo, ma è in pericolo anche l'identità della città, con risvolti economici, sociali e occupazionali pesanti. Una via Matteotti su cui il Comune ha investito, che rischia la desertificazione, con un impoverimento generale, dal valore degli immobili alla qualità dei negozi, alla quantità e valenza dei contratti di lavoro a tempo indeterminato, al saldo negativo occupazionale che si avrà comunque a causa delle inevitabili chiusure o forti ridimensionamenti, ad un nuovo problema di sicurezza. Un fenomeno negativo destinato a coinvolgere tutto il centro, da via Palazzo al Mercato, da corso Garibaldi all'Imperatrice ai locali della Marina. Di fronte a questo scenario, gli imprenditori sanremesi hanno dato vita ad una 'Rete di Impresa' che sarà costituita formalmente dal notaio la prossima settimana e che, attraverso autofinanziamenti e contributi, si propone essenzialmente di aumentare il numero di clienti-turisti a Sanremo. Alcune iniziative sono già state attuate, ora si sta lavorando alla creazione di un portale internet e di un app sugli smartphone, oltre ad un progetto per l'Expo di Milano e alla creazione di eventi".

Redazione

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