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Politica | 29 luglio 2014, 10:02

Taggia: durissimo attacco delle forze di minoranza unite sulla questione rifiuti contro il sindaco Genduso

"Il sindaco Genduso ha gravissime responsabilità per questa situazione, e ne dovrà dare conto alla sua cittadinanza. - accusano dalla minoranza - Egli non ha voluto cogliere i nostri suggerimenti e le nostre preoccupazioni oramai troppe volte espresse in Consiglio comunale; noi tutti non possiamo perdonargli di avere barattato il nostro territorio, concedendo di realizzare il lotto 6 in cambio di un impianto unico che sembra non decollare mai; anche lui in cuor suo ben sa che nel 2018 dell'impianto non vi sarà traccia".

Taggia: durissimo attacco delle forze di minoranza unite sulla questione rifiuti contro il sindaco Genduso

"Le alternative ad uno scempio ambientale ci devono essere a prescindere. La paventata emergenza strombazzata ora da tutti gli addetti ai lavori non è altro che l’ultimo tentativo maldestro di una classe politica e dirigente che con i rifiuti, nella provincia di Imperia, ha fallito. E ha fallito soprattutto il Sindaco di Taggia con la sua amministrazione, che con testardaggine inaudita ha portato ed avallato la costruzione di una discarica nuova che creerebbe un disastro ambientale di proporzioni inaudite".

I consiglieri comunali delle forze di minoranza, Mauro Albanese, Mssimo Alberghi, Piero Arieta, Lucio Cava e Mario Conio, intervengono uniti in merito alla questione dei rifiuti a Taggia alla luce anche del recente blocco ai lavori di ampliamento della discarica di Collette Ozotto.  

"Ora si rischia la paralisi? - si interrogano - Se così sarà, la responsabilità, evidentemente, sarà di chi non è stato in grado di elaborare un piano dei rifiuti economico e senza ripercussioni sull’ambiente. Sarà del Sindaco di Taggia, silenzioso sulla vicenda, probabilmente troppo impegnato a pensare se entrare nel PD o meno, che non ha ascoltato le opposizioni consiliari, che, compiendo il loro dovere di controllo e verifica, insieme alle associazioni a difesa del territorio, oramai da anni denunciano gli evidenti limiti del piano provinciale dei rifiuti".

"Il sindaco Genduso ha gravissime responsabilità per questa situazione, e ne dovrà dare conto alla sua cittadinanza. - accusano dalla minoranza - Egli non ha voluto cogliere i nostri suggerimenti e le nostre preoccupazioni oramai troppe volte espresse in Consiglio comunale; noi tutti non possiamo perdonargli di avere barattato il nostro territorio, concedendo di realizzare il lotto 6 in cambio di un impianto unico che sembra non decollare mai; anche lui in cuor suo ben sa che nel 2018  dell'impianto non vi sarà traccia. Per la sua alterigia, ogni nostra apertura di credito e proposta è stata liquidata con sufficienza. Come non ricordare quando giusto un anno fa, nell'agosto 2013, grazie alla nostra azione si erano concretizzate alternative a nostro parere plausibili?"

"in quel caso le nostre proposte erano state respinte al mittente dai lavori di una commissione che sembrava lavorasse non per approfondire le possibilità di soluzioni alternative, ma per cercare e accentuare gli aspetti ostativi. Come non ricordare ancora la lettera della Presidente della provincia di Cuneo, che, pochi mesi fa, si rendeva disponibile a accogliere parte dei nostri rifiuti e di fatto caduta nel nulla. La non politica seguita fino ad oggi sui rifiuti non poteva che ritorcersi contro se stessa. C'è un'indagine? Allora si portino i rifiuti fuori provincia, invece di fare del becero terrorismo,  accusando i giudici invece che le controfigure che ci hanno amministrato fino ad oggi. E a questo proposito ci chiediamo ancora cos'abbia da dire Genduso, il sindaco che dopo essersi proclamato paladino della raccolta differenziata e di una moderna politica sui rifiuti, ha voltato la carta ed e' stato fra i pochi in provincia ad approvare il lotto 6 oggi oggetto di indagine dai risvolti penali".

"Tace per il momento forse troppo preso dall'amletico dilemma: "PD or not PD?";  evidentemente il posto nel listino alle prossime elezioni regionali non gli e' ancora stato garantito - concludono - Oggi non possiamo non prendere atto che è partita la corsa all'allarmismo e da piu' voci si inizia a sventolare lo spettro della situazione di emergenza; sia ben chiaro, noi non siamo disponibili, per colpe e responsabilità altrui, a partecipare allo scempio del nostro Comune, e utilizzeremo ogni mezzo in nostro potere per contrastare ancora ogni soluzione che preveda l'utilizzo di Taggia come immondezzaio della provincia.   Le alternative ad uno scempio ambientale ci devono essere a prescindere".   

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