La Provincia di Imperia, come anticipato lunedì scorso dal nostro giornale, ha confermato che oggi dovrebbero partire i lavori per il nuovo lotto della discarica di Collette Ozotto:
"Come ripetiamo da sempre, si tratta di un progetto mostruoso, che avrà pesantissime ripercussioni in primo luogo sulla salute delle persone e sulla sicurezza del territorio, ma gravi danni si possono prevedere anche sull’economia locale: attività agricole verranno 'declassate', ci sarà un aumento di imposte per i cittadini, e quale attrattiva turistica potrà avere un ambiente così martoriato e messo a rischio? Di questa vicenda impressiona, ancora ora, nonostante purtroppo sia diventata una costante, la visione semplicistica e riduttiva delle 'autorità': dalla Provincia, alla Regione, alle amministrazioni locali che, con tanta solerzia, hanno appoggiato il progetto che è stato loro proposto, senza pretendere alternative nuove e moderne. La nuova discarica condanna la Provincia di Imperia a rimanere ancorata all'era della Preistoria nel campo dello smaltimento dei rifiuti".
Lo hanno detto i responsabili di 'Sanremo Attiva', il gruppo che vede in Consiglio comunale a Sanremo Francesca Antonelli. "Tra gli aspetti preoccupanti - prosegue - vogliamo sottolineare il fatto che la Provincia continua imperterrita a sostenere che non esistono vie alternative e che la discarica rappresenta l'unica soluzione valida ed economica. Dovrebbe invece essere ben noto a chi ha competenza in materia, che il ricorso alle discariche è stato “squalificato” dall’Unione Europea in considerazione dei gravi danni ambientali che sempre comporta (non esistono discariche 'sicure'!) ed anche in quanto soluzione anti economica, visto che equivale a sprecare risorse indispensabili di fronte alla scarsità di materie prime. Sappiamo che esistono le vie alternative: è il percorso virtuoso di recupero e riciclo, ma i nostri presunti esperti locali ci dicono che se non facciamo la discarica 'finiamo come Napoli', ignorando sistematicamente i dati oggettivi del decremento immediato e consistente dei rifiuti da conferire in discarica che si è prodotto in decine di città italiane e europee che si sono incamminate nel nuovo percorso. Ci rispondono che ormai è tardi, ma Sanremo Attiva risponde che finché non si inizia sarà sempre troppo tardi e, soprattutto, che non si può pensare di vincolare la nostra Provincia per i prossimi vent’anni a soluzioni arretrate e di continua aggressione al territorio e alla salute pubblica, ignorando così tenacemente l’unica soluzione virtuosa, economica e di successo".
"In chiusura, non possiamo che ribadire la nostra posizione di ferma condanna di questo piano di gestione dei rifiuti in Provincia e la nostra volontà di continuare a cercare in ogni modo di impedire la realizzazione del lotto 6. In questa lotta i più potenti alleati - termina 'Sanremo Attiva' - saranno tutti quei cittadini che vorranno informarsi sull’argomento, senza fermarsi alla superficie dei tanti luoghi comuni che circolano sulla gestione dei rifiuti".