ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Al Direttore | 26 aprile 2014, 18:37

Sanremo: una città in bianco e nero, un lettore dà ragione al candidato sindaco Bissolotti

"Una città rispecchia esattamente chi l’ha governata negli ultimi anni"

Sanremo: una città in bianco e nero, un lettore dà ragione al candidato sindaco Bissolotti

"Egregio Direttore,

prendo spunto dalle parole del Dottor Bissolotti, candidato a Sindaco per le elezioni 2014, 'Avevamo una città a colori ed oggi è in bianco e nero' ha perfettamente ragione. Non posso che condividere le sue parole. Ma una città rispecchia esattamente chi l’ha governata negli ultimi anni, e tranne una parentesi infelice, di una pseudo sinistra persa in se stessa , implosa al grido 'basta ideologie', la città è sempre stata governata post prima repubblica dal centro destra di cui tutti i componenti di NCD facevano in qualche modo parte o comunque simpatizzavano.

Il panorama nel centro sinistra, il cui candidato è area ex Democristiana, è una sinistra spenta, dove fra i candidati ci sono ex Demoproletari, diventati 'Contiani&socialisti' rinsaviti da un posto al Casinò, da iscritti ad un PCI che non c’è più per paura di se stessi e da elementi, anche preparati , non discuto, ma con un anemometro al posto del cappello, pronti a cambiare direzione in funzione a dove soffia il vento, come una forma di arrivismo politico, ma che non porta da nessuna parte, la solita situazione nel cercare di salire sul carro del vincitore. Il sistema finanziario ha scardinato il piacere delle ideologie, ma che aiutava a capire il pensiero delle persone e dei candidati. Ci hanno voluto far credere che erano superate, ed infatti si è visto a livello mondiale cosa ha portato la globalizzazione ed il potere delle banche.

Ridateci le idee non delle soluzioni sbagliate. E smettiamola di credere che ci accontentiamo di due aiuole messe bene, o di una panchina in più e poi assistiamo da 20 anni alla distruzione dello stato sociale, della pubblica assistenza, senza più un aiuto concreto al mondo dei diversamente abili, oppure ad una situazione degli asili a dir poco disastrosa da terzo mondo e data in mano ai privati.

Sembra assurdo ma in questo panorama di partiti e candidati la nostalgia sovviene in un attimo. Allora penso ai vari partiti dell’epoca, penso a Napolitano, sicuramente non uomo di lettere ma con un passato vero, penso al Dottor Artale e alla sua opposizione dai banchi del Movimento Sociale, con cui non ho mai condiviso assolutamente le idee ma che ho apprezzato per la sua eleganza, coerenza e correttezza, a Leone Pippione ex Sindaco e grande Signore nonché persino a Mario 'Marietto' Tommasini utopico ma schietto amministratore, uscito 'pulito' e redento da una erronea accusa.

Ammetto, voglio votare, perché 70 anni fa qualcuno, al di là della retorica, si è fatto ammazzare perché io oggi lo possa fare, ma sono completamente disorientato, deluso, quasi infastidito dal pseudo carrierismo attuale. E per fortuna, la giunta uscente non è riuscita a discutere il PUC…decisamente fonte di 'conflitto di interessi'.".

Redazione

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