Ventimiglia: Stefano Corinti da presidente dei Frontalieri Incazzzati alla campagna elettorale con Iachino a sostegno dei lavoratori

I Frontalieri Incazzzati di Ventimiglia sono pronti a scendere in politica alle prossime amministrative della città di confine. Sono già due i membri del direttivo del noto gruppo che hanno manifestato l'intenzione di presentarsi in una lista civica, quella a sostegno di Carlo Maria Iachino (lista Ventimiglia Quale Futuro ndr).

Da tempo girava in città la voce che addirittura il movimento potesse evolversi in partito con un candidato proprio ma alla fine questa strada è stata abbandonata. Stefano Corinti, il presidente degli 'Incazzzati' e l'altro membro, Rosario Cavallo, sono i primi due a lanciarsi in questa nuova avventura. Voci insistenti parlano di almeno un'altro membro pronto a spendersi nella battaglia per questa categoria in campo politico.

I due movimenti per i frontalieri quindi prenderanno strade separate alle prossime elezioni, infatti in questo momento appare chiaro che nonostante la volontà di perseguire obiettivi comuni gli 'Incazzzati' non appoggeranno Roberto Parodi del F.A.I.  "Personalmente non credo che sia la persona più indicata per governare la città, credo si tratti di un compito molto gravoso e che necessiti di altre personalità. - ci spiega Stefano Corinti - In questi giorni abbiamo avuto modo di analizzare la proposta di Iachino e l'abbiamo trovata interessante".

Il movimento dei Frontalieri Incazzzati quindi cesserà di esistere? "Certo che no, personalmente nel periodo della campagna elettorale io rimarrò nel gruppo ma non potrò più esserne il presidente. -risponde Corinti - Il mio impegno politico sarebbe in contrasto con l'idea di questo gruppo dove magari c'è qualcuno che non vuole appoggiare Iachino. Se venissimo eletti ovviamente dovremmo uscire dal movimento perchè a quel punto la nostra carica amministrativa sarebbe incompatibile".

Che cosa vi aspettate di ottenere? "Credo che ancora non sia stato fatto niente di concreto per i frontalieri. - accusa - Il famoso bonus di 6700 euro non risolverà i problemi della categoria, la questione dell'acconto Irpef rimane e l'incertezza per tutte le nostre famiglie è sempre dietro l'angolo. Vogliamo dare una scossa entrando nel contesto Comunale, dove per la prima volta potrebbe nascere un ufficio che sia dedicato alle problematiche dei tantissimi lavoratori che sono costretti ogni giorno a recarsi oltralpe. Bisognerebbe promuovere una politica che tenga conto di questo importante gruppo di cittadini".

In che modo? "Potremmo trovare ad esempio delle convenzioni per quanto riguarda i posteggi ed iniziare a farci sentire anche a livello provinciale per fare in modo che le cospicue tasse che versiamo rimangano almeno in parte nella riviera dei fiori e servano ad incrementare i servizi per chi vive qui. La lotta per i frontalieri è tutt'altro che finita anzi se devo dirla tutta bisognerebbe iniziare  a combattere per dare una politica nazionale che sia unica per la categoria. Non è possibile che a seconda di dove ci si trovi in Italia il regime dei pagamenti sia diverso. - chiosa Corinti - Ci vuole una legge ordinaria che ci tuteli definitivamente non con un bonus con il rischio che ci venga tolto di anno in anno. L'elezione a Ventimiglia non cambierà il Paese ma dobbiamo iniziare un'azione da qui. E' un primo passo per entrare negli ingranaggi dello Stato rimanendo lontano dalla solita politica troppo lontana dai cittadini".