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Politica | 20 dicembre 2013, 15:11

Diano Marina: Chiappori e la proposta di 'Pubblici Referendum', le perplessità di Elio Novaro

L'ex vice-Sindaco di Diano sostiene che "se all'alba del nuovo anno, ed alla metà del proprio mandato, l'amministrazione comunale intende 'aggrapparsi' al sistema referendario, dimostra chiaramente i propri limiti"

Diano Marina: Chiappori e la proposta di 'Pubblici Referendum', le perplessità di Elio Novaro

"Il Sindaco di Diano Marina ha anticipato alla cittadinanza, la volontà di proporre, per ogni importante iniziativa che l'Amministrazione Comunale intenderà realizzare in futuro, l'arma del 'referendum pubblico'.

Ciò in quanto essendo noto che ogni intervento significativo, inteso a migliorare il volto della città, è soggetto ad un costo che i cittadini dovranno inevitabilmente accollarsi. Ma il primo cittadino va oltre. Cercherà quanto prima, di aprire un dibattito on-line con lo scopo di dialogare, discutere e valutare preventivamente ogni iniziativa da adottare in futuro. Sono queste lodevoli intenzioni ma che ci fanno sorgere alcune perplessità. Un sindaco entra in carica supportato da un discreto numero di collaboratori formato da assessori e consiglieri, con i quali ha un quotidiano rapporto. Si presume altresì, che l'amministrazione comunale eletta, abbia un programma di massima da sviluppare nel corso del proprio quinquennio.

Certamente nel percorso sorgeranno difficoltà che costringeranno il Sindaco a modificare o adattare le linee guida alla situazione reale; ma ciò non significherà non portare avanti quanto si è previsto di realizzare. Contemporaneamente l'amministrazione comunale 'dovrà' mantenere continui contatti con la cittadinanza; contatti intesi a 'catturare' gli umori, i suggerimenti, le iniziative, le aspettative, nonchè le critiche della comunità. Se queste componenti vengono meno e la giunta - Sindaco compreso - si 'barrica' nel Palazzo, escludendo prioristicamente ogni contatto con la cittadinanza, tanto da sentirsi di fatto 'isolati', scatta il meccanismo dell'appellarsi al referendum. Iniziativa che ha tutta l'aria di voler 'tirare a campare' sino al termine del proprio mandato. La città di Diano Marina non aveva e non ha bisogno certamente di un Sindaco-tuttologo, bensì di un Sindaco che conoscesse e conosca profondamente i problemi locali; di un decisionista e di una squadra di assessori e consiglieri maggiormente partecipativa che lo supportasse con idee, entusiasmo e iniziative.  

Ma se all'alba del nuovo anno, ed alla metà del proprio mandato, l'amministrazione comunale intende 'aggrapparsi' al sistema referendario, dimostra chiaramente i propri limiti e la mancanza di un progetto inteso a migliorare l'immagine della città, almeno nelle intenzioni.

Elio Novaro (ex vice-Sindaco di Diano Marina)".

C.S.

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