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Politica | 20 febbraio 2013, 17:26

Sanremo: appalto Aimeri, la commissione speciale in Comune indaga ancora sul passato

In particolare, la lente di ingrandimento continua ad essere posta su alcuni fattori poco chiari alla Comissione, tra questi l'elenco aggiornato dei mezzi impiegati dall'Aimeri presso il comune di Sanremo e i motivi giuridici ed economici che hanno definito la base d'asta dell'appalto

Sanremo: appalto Aimeri, la commissione speciale in Comune indaga ancora sul passato

Prosegue il lavoro della commissione speciale di controllo in Comune a Sanremo sull'Aimeri. Questa mattina al termine di una nuova riunione è stata avanzata la richiesta di ulteriori precisazioni e puntualizzazioni su alcune mancate risposte da parte degli uffici.

In particolare, la lente di ingrandimento continua ad essere posta su alcuni fattori poco chiari alla Comissione, tra questi l'elenco aggiornato dei mezzi impiegati dall'Aimeri presso il comune di Sanremo e i motivi giuridici ed economici che hanno definito la base d'asta dell'appalto.

“Vogliamo anche capire come è avvenuto il meccanismo dell'esternalizzazione del servizio – spiega Andrea Gorlero (PD) – e come si è pervenuti al prezzo base d'asta, manca una relazione e domani partirà una lettera concordata con la presidenza per una richiesta di istruttoria supplementare. Ottenute le risposte faremo una relazione conclusiva sugli aspetti del passato”.

“Abbiamo chiesto una precisazione sulle varie tipologie di raccolta differenziata, quelle trattate di privati e quelle trattate dal comune, oltre ai motivi del blocco dei pagamenti delle fatture all'Aimeri – ha aggiunto la consigliera comunale di opposizione Daniela Cassini - Abbiamo inoltre richiesto i motivi oggettivi sulla base dei quali gli uffici hanno definito la base d'asta dell'appalto in corso che ha visto lievitare i costi del servizio da 5-6 milioni di euro a 7 milioni e mezzo – otto milioni”.

Chiariti alcuni punti critici, la commissione lavorerà poi sul futuro dell'appalto in vista della decisione di rinnovo o meno del contratto all'azienda, in scadenza il 31 dicembre 2013 (il contratto prevede anche una proroga di altri due anni all'attuale ditta). A proposito la consigliera Cassini ha affermato: “ Noi siamo sempre fortemente preoccupati che situazione di precarietà si possa ripetere in qualunque momento. La commissione lavora sul doppio livello: verificare gli elementi oscuri e di perplessità rispetto al passato e mettere le basi per fare un appalto nuovo utile per il comune ed efficiente nel servizio. L'auspicio della commissione, ossia l'indicazione che emerge, è quella di chiudere con il 31/12 e non avvalersi della facoltà prevista nell'appalto di prolungare di altri due anni”.

Silvia Iuliano

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