Oltre 500 persone hanno preso parte al picnic sull'erba sintetica sul solettone di piazza Colombo. Bambini, genitori e anziani hanno invaso la centralissima piazza rispondendo all'invito lanciato su Facebook da un gruppo di cittadini per protestare contro la scelta dell'amministrazione Zoccarato.
Cartelloni, musica, fiori veri: in un clima di allegria accompagnato anche da un sottofondo musicale e dal sole cocente. Il popolo di Sanremo è sceso in piazza per dire no al prato sintetico ma soprattutto ai soldi spesi dall'amministrazione per un restyling ritenuto dai più superfluo e fuori luogo.
“Prato finto e dimissioni vere”, “Sanremo città dei fiori e della plastica”, “Picnic contro gli sprechi e i tagli per la partecipazione”, “Sale in Zocca”, “L'orchestra sinfonica c'è ma non si vede”, sono questi alcuni dei tanti slogan scritti sugli striscioni esposti dai protestanti. Tra i partecipanti alla manifestazione goliardica e pacifica, anche alcuni volti noti della politica di opposizione tra i quali il consigliere comunale Massimo Donzella e l'ex assessore Alessandro Il Grande, quest'ultimo per la prima volta in piazza per una protesta contro la sua ex giunta. Travestiti da giardinieri, il duo politico insieme ad altri cittadini, ha ironicamente messo in scena una cooperativa presentandosi sul prato con tanto di tuta e rastrelli.
“L'erba sintetica a Sanremo è una cosa inconcepibile, probabilmente c'è una sorpresa – ha spiegato il consigliere Massimo Donzella – andandola ad innaffiare cresce. Ha detto che è una questione provvisoria. Non c'è problema, basta che restituisca i 160 mila euro alla comunità. Noi con la cooperativa ci mettiamo a disposizione così come avremmo fatto se l'erba fosse stata vera per dare un altro aspetto a questa città. Così è qualcosa di inestetico, e riempie una piazza che dovrebbe dare spazio ai fiori, alla musica. In questo caso, come per piazza Borea e piazza Eroi o piazzale Dapporto, se fossero stati ascoltati i cittadini non si sarebbero fatti questi errori. Bisogna ritornare ad ascoltare la popolazione, è questo quello che deve fare il vero amministratore”.
Il mancato dialogo rappresenta infatti uno degli aspetti contestati dalla cittadinanza presente in piazza, oltre al più generale dissenso per un'opera che secondo alcuni, oltre ad uno spreco economico non potrà durare a lungo. “Oggi è il primo giorno che è aperto il prato quindi è normale che sia perfetto, ma in questo momento di crisi un'amministrazione non può pensare di spendere 160mila euro così quando poi tagliano risorse e gli asili, scuole estive, mensa dei poveri. Tra due mesi ritroviamoci qui e vediamo come sarà la situazione” dichiara Francesca Antonelli. “Ci hanno tolto una piazza per le manifestazioni, ci volevano i fiori veri, panchine, così diventa un accumulo di sporcizia” hanno affermato alcuni cittadini.
In piazza anche gli studenti dell'Istituto per la Floricoltura di Sanremo 'Aicardi'. “E' un ammasso di plastica verde ma Sanremo è la città dei fiori ed era giusto mettere delle piante vere – hanno aggiunto alcuni ragazzi studenti dell'Aicardi - Poi il sindaco poteva chiedere ai cittadini, i soldi potevano essere utilizzati maniera diversa”. Un evento anche mediatico con il collegamento in diretta con Caterpillar su Radio2.
Contestazioni legittime a parte, visivamente la piazza di oggi sembrava essere finalmente tornata ai sanremesi. Un'immagine positiva per quanto surreale di un solettone affollato, in festa, con decine di bambini che giocano sul prato. Un'illusione pomeridiana per una Sanremo chiacchierata, criticata e sempre al centro dei riflettori per qualsiasi scelta, perchè in fondo: Sanremo è Sanremo.
I video della manifestazione

































































