ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Al Direttore

Al Direttore | 17 gennaio 2012, 16:28

Imperia: corso imposto ad insaputa degli alunni al 'Ruffini', la mail di una nostra lettrice

Imperia: corso imposto ad insaputa degli alunni al 'Ruffini', la mail di una nostra lettrice

Una nostra lettrice, Ylenia Ammendola, ex rappresentante d'Istituto all'IIS Ruffini di Imperia, ci ha scritto per sottoporci un problema all'interno della scuola:

"Nella ragioneria tradizionale del triennio, immettendo un corso in francese denominato ESABAC che comporta la possibilità di conseguire un doppio diploma alla fine dei cinque anni. Il problema consiste nel fatto che questo corso viene imposto all'insaputa degli alunni, che accedendo alla terza scoprono di svolgere storia e letteratura in francese eseguendo un programma della materia ridotto, ma aumentando le difficoltà linguistiche. L'Esabac è entrato a far parte dei corsi da tre anni a questa parte in forma sperimentale per poi diventare parte integrante alla fine del quarto anno dalla creazione. I ragazzi già dal primo anno consapevoli delle difficoltà di questo corso hanno conseguito solamente il diploma statale dato che il secondo esame era facoltativo. Io, in qualità di rappresentante d'istituto per due anni, ho cercato invano di far valere i miei diritti anche a nome di altre classi per far eliminare questo corso, dato che io frequentante la quarta superiore al mio ingresso in quinta avrei dovuto sostenere i due esami e l'uno avrebbe fatto media con l'altro. Esiste un altra quarta ragioneria parallela al mio corso ma il Dirigente Scolastico si oppone al cambiamento di sezione, spiegando che per sovraffollamento dell'altra classe era impossibile. Questo problema non dovrebbe neanche venire a crearsi poichè sono i ragazzi a dover scegliere per primi il loro indirizzo scolastico e successivamente un futuro. L'Esabac potrebbe essere un corso valido se fosse conseguito da ragazzi volenterosi di avere un doppio diploma, per poter lavorare o continuare gli studi in un paese vicino come la Francia, ma per chi non lo vuole eseguire non ci sono alternative. Io per prima sono in mezzo a questa situazione e dopo svariate lotte sono stata messa davanti alla scelta di dover cambiare scuola, trasferendomi ad Arma di Taggia pur di conseguire un diploma da ragioniera senza assurde complicazioni. La delusione piu' grande è stata di dover arrivare alle maniere 'forti' dato che siamo stati giudicati dei parolai o meglio ragazzini che non volevano studiare. Adesso, io frequento da circa un mese l'istituto tecnico ITG Colombo ad arma di taggia e confrontando i piani di studio sui relativi piani scolastici mi sono resa conto di quanto poco si imparasse al Ruffini, mettendo quasi a repentaglio la mia promozione in quarta superiore dopo aver conseguito i primi tre anni senza ne bocciature ne rimandature. Il Dirigente Scolastico quindi, vedendo il trasferimento di un' alunna partecipe attivamente delle attività scolastiche ed extrascolastiche ha quindi forse dedotto l'esistenza di un problema, proponendo la creazione di una classe articolata per l'ultimo anno accademico. Questa decisione così semplice non è ancora certa e non risolverebbe il problema per le classi future. E' sconvolgente come un Dirigente Scolastico possa costringere un'alunna a dover abbandonare la scuola che ha sempre dimostrato di sostenere e addirittura rappresentare e che poi si debba arrivare a questi punti per ottenere un cambiamento che sarebbe stato semplice se preso in considerazione subito".

Carlo Alessi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium