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Attualità | 17 dicembre 2011, 16:07

Cinzia Frigo, una sanremese al vertice del consolato italiano di Montevideo in Uruguay

Gestire un Consolato che deve rispondere a oltre 100.000 connazionali residenti in questo paese non è facile. L'intervista alla nostra concittadina è stata realizzata dal portale sudamericano 'Sistema Italia'

Cinzia Frigo

Cinzia Frigo

Pubblichiamo una interessante intervista a Cinzia Frigo, sanremese e console italiana a Montevideo in Uruguay, realizzata dal portale uruguayano 'Sistema Italia'. La console, come ci spiega il nipote Fabrizio Rosso, è stata nella città dei fiori nell'agosto scorso, come del resto fa ogni anno per trascorrere le ferie, e in quell'occasione è stata anche in Comune in forma non ufficiale per salutare gli amici di infanzia.

"Cari lettori, come sapete anche noi abbiamo un grande affetto e apprezziamo molto la nostra Console d’Italia in Uruguay Cinzia Frigo, come persona e come professionista. Negli ultimi tempi la nostra rappresentante consolare e diplomatica ha avuto enormi problemi da risolvere. Gestire un Consolato che deve rispondere a oltre 100.000 connazionali residenti in questo paese non è facile: meno se il personale è ridotto a una dozzina di persone. Pensate voi una cittá come Parma o Ancona con 10 impiegati pubblici??!! E una delle tante assurditá che lo Stato Italiano continua a fare pensando che si puó fare 'la guerra con gli stecchini' come diceva mia nonna.

La pressione di una dirigente come Cinzia Frigo che, fra l’altro è Responsabile anche dell’insegnamento dell’Italiano in Uruguay, è enorme. L’abbiamo intervistata: stravolta per la montagna di lavoro che ha, ci ha risposto con il suo classico buon umore, la sua classica forma di essere vicina a tutto ció che sia ITALIANO. Abbiamo una grande Console ed abbiamo l’obbligo di aiutarla! e Grazie Cinzia.

L’attuale situazione economica italiana ed europea ha messo alle corde il governo Berlusconi ed ora il governo Monti. Qual’è l’attuale situazione del Consolato d’Italia di Montevideo?
Poveri ma belli! Sì, certo anche il nostro Consolato ne risente, soprattutto per le scarsissime risorse umane e finanziarie. Però non ci abbattiamo più di tanto anche perchè siamo abituati a lavorare. Più che a me, forse bisogna chiederlo alla collettività qual è la percezione dei servizi che vengono comunque garantiti.

Come si puó portare avanti una struttura consolare con oltre 100.000 iscritti con poco personale?
Buona parte del personale è chiamato a svolgere contemporaneamente diversi servizi. Posso fare degli esempi: Daniel Campon assicura, cittadinanza, stato civile, questioni giuridiche complesse. Colomba Gentile Assistenza agli indigenti, ai detenuti, agli enti di assistenza, segue il notarile e soprattutto pensioni e rapporti con i Patronati, oltre ad organizzare gli eventi del Consolato. Potrei andare avanti, ma credo che queste cose le sappiate. E’ faticoso, e gli impiegati a ragion veduta lo fanno presente che il lavoro è tanto e che spesso ci si sente come assediati da una massa che preme, perchè ha fondamentalmente diritto a chiedere quello che la norma italiana prevede nei confronti dei connazionali all’estero.

Un bilancio dell’operato nel 2011.
Sicuramente positivo. Nonostante tutto si è comunque mantenuta un buona tempistica nel rilascio dei passaporti, l’assitenza agli indigenti, anche se diminuita in termini finanziari, è stata comunque assicurata ai casi dei più bisognosi. Per quanto riguarda le attività sociali e culturali, l’agenda è stata folta, il primo semestre caratterizzato dalla effervescenti e stimolanti iniziative  di Gaia Lucilla Danese, che tanto ha dato alla promozione della cultura e dell’arte  italiana in questo Paese e il secondo semestre dove si è cercato di focalizzare iniziative nell’ambito di partecipazione e stimolo alle associazioni, sia quelle regionali, sia quelle che sono un po’ di tutti noi ovvero il COASIT e  l’AIUDA, e poi ricordiamo la IV edizione della regata Noi Venuti da Mare, un vero successo di partecipazione velistica.
Ma anche una grande bella festa per la collettività e per i tanti giovani che ci hanno accompagnato. Per me, e per il gruppo di persone che mi ha aiutato (Andrea Amoroso, Carla Salvadori, Emanuele Scalici, Maria Gabriella Parodi, Hugo Chipparelli, Romeo  Di Stasio), è stato una bella iniziativa riconosciuta dal Ministero del Turismo uruguaiano con la consegna del Trofeo Uruguay Natural. E poi c’è stato il 3 Dicembre il bellissimo concerto dell’Accademia Veneta replicato il 4 nella società di Florida e potrei andare avanti fino ad oggi con tante tante iniziative natalizie dove il Consolato direttamente o indirettamente è costantemente coinvolto, ma Sistema Italia lo sa molto bene, perchè sempre ci accompagna.

Quali sono le previsioni per il 2012?
Sicuramente non possiamo aspettarci né maggiori finanziamenti, né maggiori risorse umane.
Le problematiche da affrontare sono tante e su diversi fronti. Se la salute ci assisterà affronteremo il 2012 con costanza e determinazione ad andare avanti lavorando per questa collettività che sentiamo vicina e comprensiva. E’ una collettività che conscia delle difficoltà che sta passando l’Italia non si è disperata, ma anzi proprio  ieri con il pranzo di natale organizzato dall’AIUDA e dal COASIT alla casa degli Italiani, ha dimostrato che gli italiani in difficoltà si aiutano come una volta, ed è stato ritrovato l’antico e nobile spirito delle Società di Mutuo Soccorso.

Un messaggio agli italiani:
Innanzi tutto mi sento emozioanata e ed è per me un grande onore come Console d’Italia in Uruguay rivolgere un messaggio a questa collettività così numerosa - più di 100.000 connazionali! - di cui mi sento ormai parte integrante e anche trainante.
Abbiamo passato un altro anno tumultuoso, pieno di angoscie per il futuro del nostro Paese ma anche dell’Europa. Speriamo una volte per tutte si rivalorizzi e si riaffermino valori troppo largamente ignorati e negati negli ultimi tempi. Più rispetto dei propri doveri verso la comunità, più sobrietà negli stili di vita, più attenzione e fraternità nei rapporti con gli altri. Solidarietà e impegno nel lavoro, nella famiglia, nella crescita del proprio Paese e nel rispetto dell’ambiente. Cerchiamo di essere una comunità unita, di considerare e di aiutare i più bisognosi, di trasmettere i giusti valori ai nostri giovani e mi si consenta di dare il meritato affetto a tutti gli animali, a non abbandonarli o, peggio, seviziarli. Miei cari connazionali, con tutto il mio cuore un sereno Natale e un Buon 2012!".

A. Gu.

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