Dopo la "pratica kebab" il consiglio comunale di Imperia ha approvato all'unanimità la presa d'atto della mancata presentazione di osservazioni in merito al SUA della zona di espansione edilizia C2A in località Caramagna. Subito dopo si è passati alla trattazione del riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio “Comune di Imperia/Arch. Bernardi”, derivante da una sentenza della Corte di Cassazione. La pratica è stata illustrata dall'assessore Nicola Falciola che ha ricordato come questa pratica sia iniziata nel 1989 e che abbia toccato sei sindaci. Un debito che ammonta a 450 mila euro che saranno pagati in tre anni.
"Questa è una pratica che è stata gestita male - è intervenuto il capogruppo del Fli Giuseppe Fossati - perchè fa spendere al Comune una cifra tre volte tanto quella iniziale. E' un esempio di come non si debba amministrare e di come non ci si debba comportarsi. Inoltre mi domando, essendo il Comune già a conoscenza di questo debito prima dell'approvazione del bilancio di previsione, se sia corretto definirlo fuori bilancio".
A dichiarare lo status di debito fuori bilancio è stato poi il segretario comunale. La pratica è stata poi approvata con i voti favorevoli della maggioranza che l'ha definito "Un atto dovuto".