Pronta risposta da parte dell’assessore regionale, e coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori, Gabriele Cascino alle accuse mosse da Paolo Balloni che polemicamente si è dimesso dal partito. L’ex consigliere provinciale e candidato sindaco di Riva Ligure aveva contestato la gestione "verticistica" dell’IdV "Un partito – aveva detto Balloni - dove tutto sta crollando inesorabilmente". Una tesi rigettata da Cascino che, a sua volta, parte al contrattacco. "L'Italia dei Valori, anche nella provincia di Imperia, porta avanti innumerevoli iniziative politiche di ampio raggio – risponde Cascino - La battaglia sull'acqua pubblica e contro il nucleare, temi di indubbia di importanza politica e sia temi di livello locali. Ricordo la battaglia dell'Assessore di Taggia Domenico Garofalo sui trasporti pubblici ed in particolare sulla mancanza di collegamenti ferroviari del ponente con la soppressione di alcuni treni da parte delle Ferrovie. Voglio rammentare la partecipazione all'avvenimento del dicembre scorso dell'On. Giovanni Paladini e della vicepresidente della Regione Marilyn Fusco. Nel mese di febbraio organizzeremo un convegno dibattito sul progetto di Ospedale Unico nella Provincia di Imperia.
Veniamo però alla gestione del partito, definita verticistica.
Il partito non è certamente a condotta verticistica, ma lo stesso è diretto da un coordinamento di 15 persone. Il vice coordinatore era Paolo Balloni. Lo stesso afferma di aver riunito il Coordinamento almeno una volta al mese come da compito a lui assegnato determinando, inoltre, l'ordine del giorno e le discussioni. Ai mezzi di stampa dichiarò che lo stesso si riunisce solo una volta ogni tre mesi in un bar. Allora se lui aveva il compito di regolare la vita interna del partito come può da un lato lamentarsi della direzione verticistica, (essendo lui uno dei vertici) o dire che lo stesso non veniva convocato abbastanza o che le stesse riunioni fossero prive di significato ?
Ma Balloni dichiara anche che a convocare il coordinamento sarebbe stata un’altra persona e non lui.
E' quindi lecito chiedersi se questo debba considerarsi un atto di lesa maestà appunto ad un dirigente al vertice dell'organizzazione in grado di determinare le sue dimissioni. Io stesso sono stato eletto coordinatore provinciale dallo stesso Balloni che ha sottoscritto e votato la mozione politica in pubblico congresso. La nomina di Balloni è stata fatta appunto per avere un segretario organizzativo a causa dei miei impegni come Assessore Regionale che in ogni caso non ho mai fatto mancare il sostegno politico all'attività del partito. Si ricorda tra l'altro la campagna referendaria con ben 15.000 firme raccolte nella Provincia di Imperia a prova dell'unità e della compattezza del compagine imperiese premiata dai vertici regionali a differenze delle altre province con l'importante incarico istituzionale. Tale nomina è da considerarsi un grande successo politico.
Vista la presa di posizione di Balloni, però, tutto non sembra che sia filato liscio.
Il coordinamento provinciale non ha dato carta bianca a Balloni che forse voleva avere la rappresentanza politica del partito. L'organo decisionale è collegiale. Lo stesso organo ha nominato con votazione a scrutinio segreto i 3 rappresentanti imperiesi nel coordinamento regionale. Sono risultati eletti sui 13 presenti (possibili 3 preferenze) con 12 voti Domenico Garofalo 11, Gabriele Cascino 5 a parimerito Paolo Balloni e Rocco Noto, il quale nel ballottaggio ha superato il vicecoordinatore. E' forse questo un motivo di lagnanza di Balloni ? O forse il mancato consenso interno come nuovo coordinatore provinciale ? O forse la mancata elezione nel consiglio provinciale risultando il primo dei non eletti ?
Quale è quindi ora la sua/vostra posizione verso di lui ?
Il Partito ringrazia l'impegno di Paolo Balloni per la sua opera profusa, ricordando come lo stesso debba molti dei suoi passati successi elettorali al partito stesso che recentemente ha raggiunto anche in questa provincia risultati di rilievo. Auguriamo allo stesso di proseguire nella sua esperienza politica con sempre maggiori successi.














