Quando le risorse scarseggiano, specie in periodi di crisi economica, per fare cassa i Comuni giocano la carta delle alienazioni immobiliari.
Una pratica diffusa per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare: Una possibilità prevista anche per legge in cui si specifica che “ciascun ente con delibera dell'organo di Governo individua, redigendo apposito elenco, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione”.
Da qui viene redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione. Balza così agli occhi la curiosa delibera comunale passata all’esame del Consiglio di Camporosso in cui si prende atto “dell’inesistenza di beni immobili del Comune non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione”.