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Attualità | 20 settembre 2014, 16:48

Bordighera: dieci capolavori recuperati dai Carabinieri in mostra a Villa Regina Margherita: oggi la cerimonia

Alla presenza del Comandante provinciale dell'Arma e delle autorità cittadine e provinciali.

Bordighera: dieci capolavori recuperati dai Carabinieri in mostra a Villa Regina Margherita: oggi la cerimonia

La Fondazione Famiglia Terruzzi Villa Regina Margherita celebra il Bicentenario di Fondazione dell'Arma dei Carabinieri, dedicando al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale una giornata di incontro e di dibattito per approfondire la conoscenza delle sue fondamentali attività.

Un evento, che rientra nell'ambito del Bicentenario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, promosso dalla Compagnia dei Carabinieri della città delle palme, guidata dal capitano Lorenzo Toscano. Si tratta di 10 reperti della Grecia e della Magna Grecia. A seconda della tipologia, ed in un ipotetico libero mercato, possono avere valere milionario. La selezione dei reperti archeologici è frutto di vari sequestri operati dal nell’ambito dell’attività di repressione di scavo e commercio clandestini e della loro successiva confisca a chi li deteneva illegalmente. Gli oggetti, presumibilmente, corredi tombali provenienti da necropoli della Grecia (Attica) e in particolare dell’Italia Centro-Meridionale (Etruria, Campania, Apulia) sono databili, all’incirca, tra l’età arcaica (VI secolo) e la fine dell’età classica (seconda metà del IV secolo). Nei tre giorni di esposizione il biglietto di ingresso sarà di € 4 per tutti i visitatori, mentre per le scuole, insegnanti e ragazzi fino a 18 anni di età è gratuito.

Oggi pomeriggio era presente il Comandante Provinciale Luciano Zarbano, il Maggiore Emanuele Gnoni ed i Comandanti (e loro rappresentanti) delle Compagnie presenti sul territorio, guidati da Lorenzo Toscano, comandante a Bordighera. Presenti anche le massime autorità politiche ed istituzionali, tra cui il Sindaco di Bordighera Giacomo Pallanca ed il Prefetto Fiamma Spena.

L'intervista al Comandante Regionale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Salvatore Putzu:

Le origini del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale risalgono al 3 maggio 1969, allorché il Comando Generale dell'Arma determinò di costituire, presso il Ministero della Pubblica Istruzione e d'intesa con questo, il Nucleo Tutela Patrimonio Artistico. L'Italia fu così la prima Nazione al mondo a dotarsi di un organismo di polizia specializzato nello specifico settore. Il 20 settembre 1971 il Comando Generale dell'Arma stabiliva l'elevazione del reparto al rango di Comando di Corpo con alle dipendenze il preesistente Nucleo Tutela Patrimonio Artistico. Negli anni successivi, allo scopo di delineare un modello organizzativo più rispondente alle aumentate esigenze di contrasto nel particolare comparto criminale, veniva riconfigurato in Reparto Operativo, articolato nelle Sezioni Archeologia, Antiquariato, Falsificazione ed Arte Contemporanea. Con Decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali del 5 marzo 1992, era formalmente sancita la collocazione del Comando nell'ambito del Dicastero, così come ne venivano formalizzati funzioni e compiti, con la nuova denominazione di Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico e l'inserimento tra gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, al quale risponde funzionalmente. Il Comando opera sul territorio nazionale d'intesa con tutte le componenti dell'Arma dei Carabinieri, con le altre Forze dell'Ordine ed in sinergia con le Soprintendenze e svolge la propria attività in campo internazionale tramite INTERPOL.

I vasi greci e magno-greci presentati in questa piccola esposizione appartengono ad una selezione di reperti archeologici frutto di vari sequestri operati dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Genova nell'ambito dell'attività di repressione di scavo e commercio clandestini e della loro successiva confisca a chi li deteneva illegalmente. Pur essendo venuto meno il collegamento diretto col loro contesto originario di provenienza, cioè presumibilmente corredi tombali di necropoli della Grecia (Attica) e in particolare dell'Italia Centro-Meridionale (Etruria, Campania, Apulia) con datazione tra l'età arcaica (VI secolo) e la fine dell'età classica (seconda metà del IV secolo) e sebbene quindi abbiano perduto in parte il loro significato di documento storico e archeologico, questi vasi vengono riproposti alla fruizione pubblica a Bordighera dopo aver girato diverse località della Liguria tra 2013 e 2014 (Genova, Chiavari, Sanremo) nell'ambito di una più grande mostra dal suggestivo titolo "Davanti allo specchio lucente. Ceramiche greche nella Galleria degli Specchi", in quanto la prima delle esposizioni programmate di quasi sessanta manufatti inediti si è tenuta nella prestigiosa cornice della Galleria degli Specchi del Museo di Palazzo Reale di Genova, grazie ad un 'idea congiunta delle Soprintendenze per i beni archeologici e per i beni architettonici e paesaggistici della Liguria nell'ambito della rassegna "Percorsi d'arte e cultura in Liguria", promossa dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Liguria. Come per le precedenti esposizioni la scelta di una sede museale prestigiosa, quale il Museo di Villa Regina Margherita, offre l'occasione per un "dialogo" straordinario tra i vasi figurati e le altre opere d'arte esposte nella speranza di accrescere l'interesse verso la cultura del mondo antico ed una sempre più viva ed attenta sensibilità per la bellezza del nostro patrimonio culturale.

Carlo Alessi

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