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Sanremo Ospedaletti | 06 febbraio 2020, 12:02

Junior Cally a Sanremo: "Sto con Gessica. Se non capiamo differenza tra fiction e realtà, allora vale tutto”

Il rapper romano stasera porterà "Vado al massimo" di Vasco Rossi: "Lui, un outsider come me al Festival"

Junior Cally a Sanremo: "Sto con Gessica. Se non capiamo differenza tra fiction e realtà, allora vale tutto”

“Sono felicissimo di aver finalmente cantato ieri sera, è il motivo principale per cui sono qui. Non ho pensato alla classifica, ieri. Grazie per i voti che mi avete dato: se li avessi portati a mamma in pagella sarebbe stata contentissima”. Così Junior Cally ha commentato la sua esibizione di ieri sera al Festival di Sanremo con il brano “No grazie”, posizionatosi ultimo nella classifica provvisioria dei 24 Big.

Poi ha smorzato le polemiche per i versi della canzone “Strega”, accusata di inneggiare alla violenza sulle donne: “Se non riusciamo a vedere la differenza tra fiction e realtà a quel punto vale tutto. Io sono totalmente contrario a ogni forma di violenza compresa quella sulle donne, e sono dalla parte di Gessica Notaro. Io rifarei tutti i miei brani, non mi sono mai scusato di aver scritto determinate cose”.

“Forse questo linguaggio – ha proseguito, parlando in generale del rap – non riesce a essere capito o non vuole essere capito: non possiamo limitarci a quattro righe di un testo per giudicare un artista. Mia madre, a 60 anni, maestra elementare, comprende appieno tutti gli artisti rap”.

Ieri Junior Cally ha cantato a volto scoperto, senza la solita maschera che caratterizza le sue performance e fa parte del suo “personaggio”. “A inizio gennaio – ha spiegato – avevamo in mente una strategia da impiegare con la maschera, ma poi, a causa delle polemiche, abbiamo preferito metterci la faccia e pensare alla musica. Sono contento che il rap sia ritornato a Sanremo, forse è il genere più ascoltato in Italia assieme al pop: seguo da tempo Anastasio e Rancore, mi fa piacere esserci anch0iom qui. Voglio cantare, se il brano piacerà al di fuori del Festival ne sarò felice. Siamo già a 105 mila streaming e vedremo cosa succederà”.

Per la serata dedicata alle cover, Junior Cally canterà “Vado al massimo” di Vasco Rossi, in gara a Sanremo nel 1982. “Lui fece quel festival da outsider – ha commentato il rapper – e anch’io mi sentivo così quando uscì il mio nome tra i partecipanti. Le sue strofe le farò mie e le dedicherò a qualcuno: vedremo stasera, preparatevi”.

“I testi delle canzoni – ha concluso, rispondendo all’accusa di esercitare una cattiva influenza sugli adolescenti che lo ascoltano – devono anche portare a un dialogo in casa: se riesci a consultarti con chi hai accanto e avere una giusta educazione, non ci sono problemi”.

“Un cantante può anche essere una sorta di regista: per i testi che porta, chi può decidere qual è il limite da non superare nei testi? C’è una linea sottile tra il limite e la censura: a differenza di un regista o un attore, un cantante viene spesso incriminato perché presenta in prima persona la sua opera d’arte. Siamo noi a portare le nostre cose sul palcoscenico. Fino ak 6 gennaio nessuno sapeva chi fossi, mentre dal 17 sono diventato il nemico pubblico numero uno. Se non controlliamo cosa guardano i nostri figli il problema non è mio”.

Manuela Marascio

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