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Attualità | 31 marzo 2019, 07:55

Badalucco: da settanta anni la tradizione del pane della famiglia Secondo, vi raccontiamo una storia

La valle Argentina è per certi aspetti uno scrigno. Un forziere che racchiude tanti piccoli tesori nascosti che appartengono alla vita quotidiana, che bisogna conoscere, anche se “furesti”, per apprezzarne le peculiarità. Soprattutto quelle gastronomiche. Facciamo un esempio.

Badalucco: da settanta anni la tradizione del pane della famiglia Secondo, vi raccontiamo una storia

La valle Argentina è per certi aspetti uno scrigno. Un forziere che racchiude tanti piccoli tesori nascosti che appartengono alla vita quotidiana, che bisogna conoscere, anche se “furesti”, per apprezzarne le peculiarità. Soprattutto quelle gastronomiche. Facciamo un esempio. A Badalucco sopravvive e si rinnova di padre in figlio l’ultimo dei quattro panifici, con prodotto confezionato in loco, che una volta esistevano in paese. E’ il Forno da sempre appartenuto alla famiglia Secondo. In pieno centro. Sulla strada laterale che conduce alla piazza del duomo. E’ un piccolo pezzo di storia della Valle.

Questa panetteria esiste infatti da settant’anni e con la nuova gestione di Igor Secondo e di sua moglie Daniela Alban ha trovato nuova linfa e vitalità. Nel solco di una tradizione che risale al nonno di Igor. “La guerra era finita da pochi anni. Eravamo nel 1949. Quell’anno mio nonno Francesco Secondo, con la moglie Nella Boeri, iniziò l'attività di panificazione, per soddisfare l'elevata richiesta del paese. – ricorda Igor - Il lavoro all'epoca era molto diverso, quasi completamente fatto a mano, con l'aiuto di pochi rudimentali strumenti, dapprima con cottura nel forno a legna e successivamente nel forno a sansa. La produzione era quasi completamente destinata alle rivendite, non esisteva punto vendita.

Il salto di qualità con la creazione del forno di vendita del pane si ebbe negli anni ottanta. “Pian piano entrarono a lavorare nella farina anche i figli Filippo e Gianfranco Secondo, mio padre e mio zio - ricorda ancora Igor - Negli anni '80 la gestione è passata direttamente ai miei genitori: Filippo e Daisi. Sono loro che hanno aperto il punto vendita e investito in nuove attrezzature per il negozio, compreso il passaggio al forno a gasolio”

Il resto è una felice storia di questi giorni che vede protagonisti Igor e Daniela due giovani accomunati da una vera passione per l’equitazione. Dal 2012 Igor Secondo rileva l'attività dal padre e insieme alla moglie Daniela porta avanti tutt'ora, in autonomia, l'attività di produzione, vendita  e rivendita alle botteghe della intera Valle Argentina. Abbiamo voluto festeggiare i settant’anni di attività di tre generazioni, nella panificazione con un piccolo gadget, una penna, che abbiamo dato in questi giorni a tutti i nostri clienti. Manteniamo le ricette originali – dice Daniela Alban - ma ci adeguiamo a presentare prodotti che vadano incontro alle nuove esigenze della clientela, avvalendoci anche della vetrina virtuale della nostra pagina Facebook"

E qui viene il bello e il buono di questi giorni di una piccola impresa familiare. Provate a venire a Badalucco il martedì, o il sabato, e troverete al forno Secondo una torta di verdura: carciofi o zucca e riso da urlo. Non parliamo poi della farinata, delle pizzette e della focaccia con i pomodorini. E per il pane segnalo una caratteristica pressoché unica: i due giovani panificatori mettono davvero pochissimo sale nell’impasto. Il che porta alla produzione di un pane salutare, secondo le raccomandazioni dell’OMS. Ma il pezzo forte sono la pagnotta del sabato o il pane ai cinque cereali e quello con la quinoa. Ultimi arrivati sono i maxi-grissini, anche integrali. Sul piano pasticceria domina incontrastata la famosa “focaccia dolce” di Badalucco, con i biscotti della nonna, sempre ben cotti e morbidi. C’è un vero problema però è necessario alzarsi presto, perchè Igor panifica una sola volta al giorno e, nonostante il panificio sia aperto fino all’una, già a mezzogiorno negli scaffali c’è un desolante deserto.

Il pane è quasi tutto finito. Ma nessuno degli abitanti di Badalucco, anche nella terza età, viene dimenticato. Per loro c’è la consegna quotidiana porta a porta, curata da Igor che conosce fin da quando era ragazzino di bottega i suoi affezionati clienti, ora nonni o magari solo temporaneamente inabili.

Daniela si chiede: “Lorenzo continuerà?”. Chissà cosa farà Lorenzo che ora ha solo tre anni. Intanto rassicura il sorriso giovane di Igor e Daniela: deve passarne di acqua sotto il ponte di Santa Lucia. Oltre i settanta ancora molti anni di profumi sapori e arte bianca addolciranno l’aria di Badalucco, tutti i giorni, dalle quattro di mattina in poi.

Carlo Michero

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