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Attualità | 07 gennaio 2019, 13:05

Divieto di circolazione per mezzi superiori alle 19 tonnellate sulla SS 20, AstraCuneo chiede un confronto con ANAS

Un veto che ha generato uno spostamento del traffico pesante lungo la SS28 del colle di Nava o attraverso l’Autostrada Torino-Savona-Ventimiglia sino a costringere alcune imprese ad abbandonare il mercato ligure e francese

Divieto di circolazione per mezzi superiori alle 19 tonnellate sulla SS 20, AstraCuneo chiede un confronto con ANAS

“L’attuale situazione viabile in valle Roya è illogica, irragionevole, discriminatoria e non coerente con la normale organizzazione della rete stradale di due Stati confinanti appartenenti all’Unione Europea”.

Ad alzare i toni sull’introduzione del divieto per veicoli di massa superiore alle 19 tonnellate sul tratto ligure della SS 20 da Trucco a San Michele è l’associazione trasportatori AstraCuneo che, tramite una lettera inviata all’Anas, snocciola tutte le criticità che tale veto comporta generando uno spostamento del traffico pesante lungo la SS28 del colle di Nava o attraverso l’Autostrada Torino-Savona-Ventimiglia sino a costringere alcune imprese ad abbandonare il mercato ligure e francese.

Dopo la protesta del 28 dicembre scorso, con la manifestazione dei 'Tir Lumaca', l'associazione evidenzia una situazione di particolare gravità di ostacolo alla regolare circolazione dei veicoli pesanti (superiori alle 19 tonnellate), che interessa, com’è noto, la valle Roya e che coinvolge, la Statale 20 in corrispondenza degli abitati di Trucco, Airole, San Michele e Fanghetto. Un’ordinanza disposta ad agosto 2017 da parte delle amministrazioni locali francesi (Tenda, Fontan, Saorge e Breil), e successivamente dal Dipartimento delle Alpi Marittime, impedisce il transito dei veicoli con massa superiore a 19 tonnellate lungo la RD 6204, che rappresenta il naturale proseguimento della Statale 20 sul territorio francese.

"Vista la connotazione geografica di questo tronco stradale - prosegue Astra Cuneo - è evidente il disagio viabile, nonché il danno economico generato alle imprese di autotrasporto e non solo, che generalmente fruiscono o fruivano di tale itinerario. In conseguenza dell’istituzione dell’interdizione, infatti, le aziende che transitavano originariamente attraverso il colle di Tenda, pur rappresentando solo il 2% della totalità del traffico lungo la Statale 20 (dato Anas), sono state costrette a intraprendere itinerari alternativi. Ciò ha fatto si che si generasse uno spostamento del traffico pesante ad esempio lungo la SS28 del colle di Nava o attraverso l’Autostrada Torino-Savona-Ventimiglia. Nel peggiore dei casi il divieto ha costretto le imprese addirittura ad abbandonare il mercato ligure e francese".

"Considerato inoltre - prosegue l'associazione - che le ordinanze di divieto francesi hanno previsto deroghe solamente per il rifornimento dei singoli comuni francesi della valle Roya, senza minimamente prendere in considerazione il traffico interprovinciale tra cuneese, imperiese e Costa Azzurra, ritieniamo che l’attuale situazione risulti illogica, irragionevole, discriminatoria e non coerente con la normale organizzazione della rete stradale di due Stati confinanti appartenenti all’Unione Europea. A titolo esemplificativo infatti, un veicolo di 44 tonnellate proveniente da Nizza con destinazione Breil sur Roya può regolarmente transitare lungo la Statale 20 e la RD6204 (per il principio del rifornimento locale), ma al contrario un mezzo di pari portata che parte da Borgo San Dalmazzo, non può raggiungere Ventimiglia poiché transiterebbe nel tratto di RD 6204 interessata dal divieto. Se si aggiunge inoltre che il divieto non è stato in alcun modo concordato tra Italia e Francia, come avvenuto invece per regolare i flussi di veicoli ad esempio attraverso il colle del Monginevro o il colle della Maddalena, ci si accorge ancora meglio della gravità tanto di questo provvedimento, quanto del comportamento delle istituzioni italiane, incapaci di intervenire nel dibattito con amministrazioni competenti, provincia e ministeri francesi. Per queste ragioni si richiede, al fine di uniformare la situazione attuale di traffico e voler inoltre indurre la Francia ad una riflessione di possibile annullamento delle ordinanze in questione, di imporre, in qualità di ente proprietario della strada, il medesimo divieto ai veicoli di massa superiore alle 19 tonnellate anche sul versante ligure della SS20, da Trucco fino al confine di Stato (San Michele/Fanghetto) senza deroga alcuna per i veicoli diretti nei comuni francesi della valle Roya".

Redazione

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