Ventimiglia: infopoint di Croix Rouge in stazione, Patrizia Acquista capogruppo PD interviene sul rifiuto di RFI “Inaccettabile anche solo dal punto di vista umanitario”

A seguito del rifiuto di RFI di installare l'infopoint di Croix Rouge Monegasque sul marciapiede ferroviario, il capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Ventimiglia, Patrizia Acquista, interviene ribadendo con forza la necessità di un punto informativo di questo genere: “Visti i drammatici episodi avvenuti a danno delle persone in cammino sul territorio ventimigliese, sia per incaute azioni dei migranti stessi sia ad opere di persone senza scrupolo che ignobilmente sfruttano i migranti stessi, che ignorano le corrette procedure e azioni da compiere a salvaguardia della loro vita e considerando che le persone, viaggiando a bordo di un treno, raggiungono la città di Ventimiglia, non sono a conoscenza delle procedure di accoglienza a loro dedicate (servizi di accoglienza e informazioni) né tanto meno conoscono l'esatta dislocazione del Campo Roja (unica tappa sul territorio ventimigliese) è assolutamente indispensabile che nelle immediate vicinanze della stazione stessa si possa procedere alla diretta presa in carico dei migranti stessi.”

Patrizia Acquista, in rappresentanza del gruppo consiliare del Pd auspica una ripresa di collaborazione fra il Comune e RFI: “In un'ottica finalmente a respiro internazionale - continua - è stata recepita dalla Croce Rossa monegasca su espressa richiesta del suo presidente il Principe Alberto di Monaco. Riteniamo inaccettabile anche solo sul piano umanitario e solidale il rifiuto di cui all'oggetto della presente da parte delle RFI e del gruppo FS ferroviario italiano. In un difficile contesto territoriale, con l'unico scopo emergenziale di tutelare l'incolumità di migranti.

In considerazione egli enormi sforzi in campo da parte di tutti gli attori coinvolti (amministrazione comunale, Prefettura, Croce Rossa italiana, Caritas, associazioni di volontariato, comuni cittadini) auspichiamo una ripresa del dialogo di cooperazione sulla questione il cui esito positivo andrebbe ad aumentare efficacia e sicurezza durante le prime fasi di accoglienza nonché maggiore sostegno dei beneficiari , efficace contrasto a strumentalizzazioni di malessere e paura nella comunità ospitante assicurando maggiore attenzione ad evitare situazioni non controllate.”