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Attualità | 23 giugno 2017, 13:51

La Posidonia può diventare un valore: convenzione tra San Lorenzo, Santo Stefano, Cipressa e Taggia

I 4 comuni, avvalendosi anche della consulenza di collaboratori esterni, hanno concordato di intraprendere un percorso che valorizzi l’utilizzo dei prodotti delle fanerogame (foglie, frutti, egagropili) a fini industriali.

La Posidonia può diventare un valore: convenzione tra San Lorenzo, Santo Stefano, Cipressa e Taggia

E’ stata approvata una convenzione tra i Comuni di Santo Stefano al Mare, Cipressa, San Lorenzo al Mare e Taggia, nell’ambito del riuso della Posidonia.

Le 4 Amministrazioni si sono accordate per individuare nuove strategie di intervento per la gestione delle fanerogame marine spiaggiate sulla costa e dei suoi prodotti. Santo Stefano e già attivo in questo ambito con il progetto ‘Banquettes’ e si è proposto quale ente capofila della convenzione.

Di cosa si tratta? In pratica, ogni anno si riversano sulla spiaggia quantità di materiale (Posidonia) che hanno portato al limite la capacità dei siti di stoccaggio, e che lo sversamento in mare del materiale comporta diverse problematiche di tipo tecnico, oltre che un onere economico rilevante. I 4 comuni quindi, avvalendosi anche della consulenza di collaboratori esterni, hanno concordato di intraprendere un percorso che valorizzi l’utilizzo dei prodotti delle fanerogame (foglie, frutti, egagropili) a fini industriali.

Le Amministrazioni hanno individuato potenziali ‘stakeholders’ concretamente interessati all’utilizzo delle eccedenze di foglie morte di Posidonia Oceanica ed egagropili come materia prima per le lavorazioni industriali. Si tratta di aziende attive sul mercato italiano ed estero, con campi di applicazione che interessano principalmente la produzione di isolanti per la bioedilizia, carta e carboni attivi, compostaggio o pellet.

Per mettere in atto la convenzione e sfruttare il materiale spiaggiato come materia prima nella produzione industriale ad ampio raggio occorre chiedere una deroga a quanto prevede la normativa nazionale in vigore, riguardo soprattutto l’obbligo di trasporto in discarica delle foglie morte di Posidonia Oceanica, è necessario escluderle dall’elenco dei materiali considerati ‘rifiuto’ ai sensi della normativa vigente. Lo scopo è quello di permettere il trasporto del materiale, opportunamente trattato, in ambito regionale, interregionale ed internazionale.

Carlo Alessi

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