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Politica | 06 febbraio 2016, 17:12

Per l'acqua pubblica possibile commissariamento di alcuni Comuni, intervento di Giovanni Ballestra

Il consigliere comunale di Ventimiglia, ed ex consigliere provinciale, auspica che "si renda giustizia alla corretta azione della precedente amministrazione provinciale..."

Giovanni Ballestra

Giovanni Ballestra

"Ho letto questa mattina sulla pagina provinciale del secolo decimonono, che la regione Liguria potrebbe commissariare quei comuni, che di fatto stanno  impedendo, l'avvio della gestione unica del servizio idrico integrato della nostra provincia.

Se dovessi fare un commento non potrebbe che essere 'ERA ORA CHE QUALCUNO CI PENSASSE'.

I lettori, almeno per la maggioranza, forse non sono a conoscenza di molti aspetti di questa annosa vicenda che sa veramente di presa in giro, oltre che rivestire degli aspetti molto gravi per atteggiamenti da parte di alcuni sindaci, che molto ispirati dalle frasi ad effetto sulla legalità, sul rispetto delle regole salvo poi disattendere sentenze e non muovere un dito al cospetto di abusi perpetrati da gestori di servizio pubblico alle tasche dei cittadini.

Vorrei inoltre precisare che la provincia di Imperia nel mandato del presidente Luigi Sappa, aveva iniziato ed avrebbe portato a termine un percorso virtuoso, rispettoso della normativa nazionale in materia, nonchè della volontà popolare espressa nel referendum sull'acqua pubblica, se non fosse stata ostacolata dal comportamento poco responsabile di alcuni sindaci, che con assenze strategiche nelle conferenze dei sindaci hanno cercato in tutti i modi di mantenere lo status quo, disattendendo sentenze del TAR e del CONSIGLIO DI STATO che di fatto dichiaravano legittimo l'operato della conferenza dei sindaci che aveva di fatto costituito ed affidato a RIVIERA ACQUE la gestione dell'acqua, società interamente pubblica che avrebbe dovuto essere partecipata da tutti i comuni della provincia.

Avendo in stessa data revocato il servizio alle società miste AIGA ed AMAT, segui un contenzioso, che ripeto, portò alle sentenze suddette, e di fatto dichiarava non più possibile la gestione di queste società ed il conferimento del servizio idrico nonchè gli impianti al soggetto pubblico.

I comuni, dal canto loro non hanno mai conferito ed adempiuto a tali sentenze, nondimeno nel caso di Ventimiglia non hanno battuto ciglio quando l'AIGA ha aumentato nel 2014 le tariffe del 9% in maniera illegittima e contro le direttive dell'autorità nazionale in materia che con una circolare di fatto impediva in caso di contenzioso e di presenza di quadro amministrativo come quello descritto, aumenti di tariffe.

Da ormai, nove mesi, con la riforma più sbagliata e frettolosa del secolo scorso, che ha posto in essere la fine delle province, lasciando un disordine ed un vuoto, che sta paralizzando molti settori della pubblica amministrazione e attività di privati cittadini, i sindaci sono anche amministratoti delle province, e in questo settore non hanno fanno nessun passo in avanti, anzi solo delibere equivoche ed oserei dire dannose per i cittadini ma non per gli attuali gestori.

Concludo, sperando che l'articolo di questa mattina sia premonitore dell'azione della regione che a questo punto renderà giustizia alla corretta azione della precedente amministrazione provinciale, e stabilità in via definitiva il rispetto della legge e della volontà popolare, dimostrando la più assoluta incapacità di governare da parte della sinistra rispetto ai grandi temi che toccano le necessità e le tasche dei cittadini. 

Giovanni Ballestra".

C.S.

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