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Politica | 31 agosto 2015, 10:48

Triora: la decisione di far arrivare 25 migranti a Verdeggia, il pensiero di Valter Pastorelli dalla Valle Argentina

"Ecco anche il mio pensiero, probabilmente egoistico, ma la demagogia serve a poco i miei interessi si limitano alla mia famiglia e se proprio trovo il tempo a quelli che più mi stanno vicino".

Triora: la decisione di far arrivare 25 migranti a Verdeggia, il pensiero di Valter Pastorelli dalla Valle Argentina

"Letto tutto, o almeno molto, di quello scritto sui media in riferimento ai migranti in arrivo a Verdeggia, considerato che vivo con la mia famiglia e lavoro in valle, volevo, aggiungere, anche se forse si è già scritto e detto tutto, anche il mio pensiero, probabilmente egoistico, ma la demagogia serve a poco i miei interessi si limitano alla mia famiglia e se proprio trovo il tempo a quelli che più mi stanno vicino".

Così interviene Valter Pastorelli da Triora, che prosegue: "Oggi la gente è cambiata … li hanno cambiati a scuola…li hanno cambiati i media. In pochi sanno ancora cosa vuol dire coltivare la terra. I nostri nonni hanno combattuto per la libertà e noi oggi ci facciamo comandare dalla Merkel! I migranti arrivano e per alcuni sono un 'affare', per altri un modo per 'meritarsi il paradiso', per altri un argomento di discussione, credo per pochi, ma magari sono io prevenuto.La carità cristiana, forse non fa più parte della cultura di molti di noi. E questo è un altro male dei giorni nostri. I motivi di discussione di polemica di retorica sull’argomento sono tanti e svariati, ma  futili ed inutili in questo frangente.Io voglio solo fare una considerazione che, nonostante abbia volutamente chiarito a monte la mia posizione, non ha un colore politico ma vuole essere solo un 'lamento' di un entroterra di una montagna troppo spesso abbandonata al Suo destino".

"Sono 'finiti i tempi delle leggi sulla montagna, finiti i tempi dei contributi per salvarla, nessuno pensa a pulire le strade a riparare i muri franati, ad intervenire sul territorio a salvaguardia di qui pochi che ci abitano ancora, ma... adesso che occorre sistemare i migranti allora tutti pronti a mandarceli qui… e con tutto il rispetto per loro, senza rispettare chi ci vive, ci abita, chi ci ha comprato casa o ristrutturato la casa dei nonni, per vivere ancora tranquillo e lontano dalle città, affrontando non poche difficoltà pur di salvaguardare la propria tranquillità".

Carlo Alessi

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