"L'apertura di una zona di libero scambio USA-Ue, se non ben regolata, potrebbe rappresentare un rischio mortale per la genuinità e la speciale qualità dei prodotti naturali e soprattutto di quelli che, in particolare nella nostra Liguria, sono noti nel mondo (USA ed Europa comprese) pere essere delle eccellenze straordinarie.
Arriverebbero da noi produzioni di pessimo gusto e quel che più da temere generi alimentari frutto di alchimie perniciose, che forse nel mercato americano possono conquistare il palato di intenditori che non sono intenditori, ma che non corrispondono ai canoni del buon vivere. In Usa dove, per prassi, si pesa tanto al chilo, senza entrare troppo nel fine, per ragioni di mercato e solo di mercato, queste cose possono essere magari tollerate, ma qui da noi costituirebbero il caput mortuum di un mondo che non si basa su etichette di fantasia (di tipo hollywoodiano) a scopo puramente commerciale.
L'olio, specialmente, quello autentico - com'è quello sano ed originario di Liguria - e non quello di etichette pericolose come quelle che si vendono in mercati come quelli americani, ne subirebbe un attacco esiziale. Ligurian Extra Vergine, Olive Oil, Ciappe Ligurian Bread, Trofie Pasta e persino il pesto genovese Carluccio's (e altre consimili bestemmie: horresco!) sono, per fare degli esempi, alcune delle imitazioni squalificanti che già segnano un capitolo penoso in terra americana e che talora ci vengono riproposti anche nel Vecchio Continente, con la complicità di Paesi concorrenti dell'Italia nello stesso mercato comunitario, sempre secondo un disegno che mira a sminuire il made in Italy nel suo complesso.
Pierluigi Casalino".
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