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Al Direttore | 15 marzo 2015, 12:50

Sanremo: ecco le riflessioni settimanali nella consueta mail della nostra lettrice Silvia Lupi

"L'assoluzione di Berlusconi, lo spostamento dei cantieri a porto vecchio e l'affollamento sul mio lastrico a Ceriana..."

Sanremo: ecco le riflessioni settimanali nella consueta mail della nostra lettrice Silvia Lupi

“In questa giornata umidiccia e bagnata che piace così poco ai liguri della nostra zona, mi ritrovo a meditare, come al solito sugli avvenimenti della settimana, mentre guardo soddisfatta la pigotta (bambola di pezza) da allestire che avevo avuto ieri a Ceriana dall'amica Daniela Merogno, creatrice della ‘Bottega delle Farfalle’, in memoria di sua figlia Michela morta in un tragico incidente qualche anno fa con due amiche e dove tante bravissime signore confezionano gadget a favore dell'UNICEF. Sì, Direttore, credo proprio che Daniela, ma anche la mia Bruna Rebaudo, mi regaleranno due bei sorrisi perchè penso proprio di ‘spiazzarle’ portando una Pigotta che non hanno di sicuro mai vista prima.

Passiamo ad altro, cominciamo dall'assoluzione di Berlusconi dalle accuse per il processo Ruby. In sostanza Ruby, in base alla sentenza definitiva di assoluzione, ma c'è un Ruby ter, era minorenne ‘a sua insaputa’ (del Berlusca intendo). Era lecito, anche, che in occasione di un fermo di costei in questura a Milano, per, se non ricordo male, un furtarello, intervenisse al fine di farla liberare la procace signorina Minetti, frequentatrice anch'essa dei famosi ‘bunga bunga’ ad Arcore. La signorina ultima nominata è diventata consigliera regionale della Regione Lombardia, pagata da noi contribuenti, ed è a suo tempo entrata in lista ufficialmente perchè molto intelligente, in realtà per meriti ’bungheschi’. Ho letto anche dei due miliardi di euro spesi dallo ‘splendido anfitrione’ ( beh, Splendido fisicamente no, chiaro perchè il fatto che la natura sia stata matrigna non dotandolo di un bel fisico è lì da vedersi, caspiterina) per compensi alle ‘olgiatine’ (così chiamate dal nome del residence messo loro graziosamente a disposizione ‘a gratis’), che si intrattenevano ad Arcore parlando, data l'assoluzione da induzione di prostituzione e simili sicuramente d'arte, cultura, spettacolo e politica… Che dire. Nel primo caso ha ragione la Cei, ossia la Conferenza Episcopale Italiana, nel sostenere che reato e peccato non coincidono e che quindi il Berlusca ha poco da gongolare. Nel secondo caso, devo pensare che Papà Lupi mi abbia educato male, viste le ‘tendenze’ lanciate da Berlusconi. Se per ‘cavare’ a qualche vecchio riccone o diventare politica basta esser belloccia e saper, diciamo… accidenti… come direbbe il mio maestro avv. Davide Pedrazzini, splendido e fantasioso penalista. Direbbe proprio così: ‘dare la parte’, infatti lui chiamava così l'organo sessuale femminile proprio ‘la parte’, ma allora ci potevo provare perché, mi scuso dell'immodestia Direttore, ma in gioventù ero un po’ più che belloccia, abbia pazienza! Purtroppo, in contrasto con la morale corrente, papà Lupi mi avrebbe minimo dato due ceffoni e massimo chiusa in casa a doppia mandata Poi, confesso son sempre stata schifiltosetta e la mia ‘parte’ non mi sarebbe mai venuto in mente di darla a chichessia, figurarsi ad un vecchio bavoso. Mamma mia, solo al pensiero di vedere Berlusconi nudo con quel, diciamo ‘fondo schiena flaccido’ (per non parlar del resto) di minettiana memoria (impagabile quel c. . o flaccido detto al telefono dalla Minetti parlando con non ricordo più chi di nei confronti del povero Silvio) un brivido mi corre lungo la schiena e mi viene un conato di vomito… Mi ha comunque fatto sorridere la dichiarazione del'ex-presidente del Consiglio sulla sua nuova ennesima discesa in capo per salvare l'economia italiana. E pensare che data l'età ormai sul crinale del passaggio a miglior vita, pensano che annunciasse il suo ritiro definitivo per farsi accudire dall'astuta badante-compagna Pascal (ovviamente la signorina lo ama smodatamente come tutte quelle che hanno avuto a che fare con cotanto splendore di uomo).

Va beh. Giriamo pagina. Leggo del commento di un vostro lettore contro lo spostamento dei cantieri navali da Porto vecchio, se ho capito bene. Mi permetto di dissentire con fermezza, e stavolta son serissima. Già il fatto che si siano rubate alla città di Sanremo spiagge stupende ed in posizione centrale per permetter la costruzione di Portosole, lo considero uno scempio da far meritare l'ergastolo a vita a tutti coloro che han concepito ed effettuato un orrore del genere, creando un bacino d'acqua di mare putrida e maleodorante con di tutto e di più che viene scaricato da barche, cantieri e quant'altro. Una cosa così orrenda urla vendetta e vedrà i responsabili risponde davanti a Dio, di uno scempio cosi devastante per il solito vile denaro... Ma tant'è, ora Portosole, per quanto concepita male perchè non c'è uno spazio all'ombra e se la si percorre in piena estate e nelle ore di punta, si rischia di svenire per il caldo con anche i parcheggi auto che avrebbero dovuto esser fatti alle spalle dei pochi luoghi di ristoro e negozi esistenti, non fronte-mare (anche qui un errore così smaccato la dice lunga sulle capacità di chi ha progettato una oscenità del genere) è un paese nel centro cittadino con novecento posti barca e che dà lavoro a parecchia persone, ma ciò non implica affatto che ci debbano continuare ad essere dei cantieri che immettono in acqua di tutto e di più. Avessero almeno, queste attività, l'obbligo di istallare dei depuratori ed il divieto assoluto di far cadere in mare solventi o vernici o saponi vari. Figurarsi. Il principio del ‘neminem ledere’ ossia arrecare danno ad altri sembrerebbe un illustre sconosciuto. Perciò sono perfettamente in linea con il Sindaco che vuole far spostare altrove queste attività ed io lo farei fare a spron battuto. Ma gente, la salute delle persone e la salubrità dell'ambiente è così difficile da far entrare in testa a certe persone. Dove sta scritto che tali attività cantieristiche debbano rimanere in centro ad ammorbare ulteriormente le già deteriorate acque marine.

Altra storia relativa ad un fatto personale e con dei risvolti boccacceschi, scoperto lunedì scorso, andando a Ceriana. Sa Direttore, io ho là anche un piccolo lastrico di proprietà che è più affollato di un incrocio di Milano nelle ore di punta. Ci son dei confinanti che ci saltan dentro come fanno i grilli in primavera nei prati e tutte le volte che salgo ed entro in casa mia ho sorprese. Una volta un ponteggio, senza che fossi preavvertita, stavolta è comparsa una grondaia che sporge sul mio spazio, un canale di scolo di acque pluviali, mai esistito prima e ‘dulcis in fundo’ uno scarico a perdere, ovviamente sempre sul mio lastrico che, in caso di alluvione mi inonderà il cucinino, passando per la finestrella. Quando ho raccontato il fatto, anche ad amici legali non mi volevano credere. Il commento di alcuni è stato: ’i cerianaschi son famosi per esser teste dure e sciabroni!’. Cerianaschi. Scusi Direttore, ma questo non lo accetto proprio, mica tutti i cerianaschi son cosi, tutt'altro. Non essendo nativa di qui, ma cerianese per origini paterne non so bene a cosa si debba questa nomea poco simpatica, ma posso assicurare che Ceriana è nota per avere abitanti estroversi, simpatici e coinvolgenti che accolgono chi arriva da fuori con cordialità estrema… Mio padre, cerianasco d'hoc, era una persona che mai si sarebbe sognato di ledere proprietà e diritti altrui, ci mancherebbe. Ma neanche tanti amici che ho là e poi la maggior parte dei condomini che mi han causato anche qualche migliaia di euro di danni non sono di Ceriana. Uno è sanremese e come cavolo abbia diretto i lavori di rifacimento del tetto del condominio che ho in confine e mi ha causato i danni lo sa solo Dio perchè non c'era mai, come pure bisognava andare alla trasmissione ’Chi l'ha visto’ per trovare il responsabile di cantiere. Comunque a parte il cosiddetto direttore dei lavori fantasma, anche comproprietario, altri condomini abitano e lavorano a Sanremo o non sono di Ceriana… Della cosa ho investito, tanto per cambiare il mio avvocato Fabrizio Cravero (Santo subito) che ha un daffare dell'accidente con me, perche si è dovuto districare, negli anni, tra problemi avuto con parentume e con pollame, ed ora con ‘sciabrones’ così bizzarramente creativi da inventarsi giustificazioni quanto meno bizzarre. Ma sa che c'è Direttore. Non han pensato, costoro, che per quanto donna, ho il Dna di mio padre e toccarmi quella casa è come dare uno schiaffo ai miei genitori. Quindi, ’terminetor’ Silvia si è già messa in pista e sapesse con che novità. Costoro non ne hanno la più pallida idea.

Ora le rivelo una cosa che per la prima volta apprende anche il mio avvocato, ma è verità nuda e cruda che sarà oggetto di un libro, già tracciato e depositato da tempo. Ma sa Direttore che c'è stato un periodo della mia vita, neanche tanto lontano, che ero sotto scorta e veramente a mia insaputa, perchè minacciata di morte ed ero pure intercettata. Già, mi eran anche entrati in casa qui a Sanremo, due tizi che abitavano nel palazzo, mandati da altri, una volta a manometter il tubo del gas, altra a spalancar le finestre, altra ancora sono entrati nel mio garagino ad alterare i freni della mia bicicletta. Ma non solo. Una sera di qualche anno fa, uscendo dal portone di casa mia, qui in Sanremo, mi è venuto in contro un signore ubriaco fradicio, già pregiudicato, che, uscito dal bar che ho sottocasa, mi ha minacciata di morte, mostrandomi i pugni sotto il mento ed urlandomi dietro che ero una strega cattiva. Avevo con me il mio boxer che, per la prima volta in vita mia, ho visto irritarsi e ringhiare per difendermi, pronto all'attacco. . Ovvio che sono rientrata in casa per evitare la peggio al poveretto che, poi, rivistami qualche giorno dopo mi ha chiesto scusa piangendo e mi ha offerto un caffè in corso Garibaldi. . Uno dei, diciamo, registi ‘dei fatti’ è da tempo stato trasferito, altri spariti nel nulla, ne son rimasti in circolazione due ma ormai inoffensivi perchè senza alle spalle nessun cosiddetto amico tra le forze dell'ordine locale. Comunque da qualche anni a questa parte si è proprio rivoluzionata Sanremo e, mi scuso dell'immodestia Direttore, ma un pochino è anche merito mio. Perciò, si figuri se temo provocazioni sciabronesche come quelle accadute a Cerina. Rimedierò, sempre col sorriso.

Intanto, ora termino la mia pigotta che mi piace sempre di più tanto che farò fatica a restituirla. Ma la mia parola, come quella di papà e mamma valgono oro e tanto me ne farò dare da Dany un'altra da predisporre e che sicuramente sarà ancora più creativa. Buona domenica a tutti. Silvia Lupi”.

Redazione

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