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Attualità | 10 ottobre 2014, 16:14

E' nata a Imperia la prima società di consulenza etica nel campo energetico. Si chiama Energy Rate

Forse Imperia, ma l'intero Paese, ha bisogno di giovani che avviano un'impresa basata sull'etica. L'obiettivo di occupare entro la fine del 2014 cinquanta persone è di per se un atto di coraggio, in una città dove la disoccupazione aumenta, i posti di lavoro svaniscono, e la speranza di lavoro è un miraggio.

E' nata a Imperia la prima società di consulenza etica nel campo energetico. Si chiama Energy Rate

Il mercato dell'energia, ovvero le utenze elettriche e del gas, è una vera e propria giungla. Esistono attualmente in Italia circa 330 società che, senza esclusione di colpi, cercano di accaparrarsi la sterminata platea di utenti italiani, sia residenziali che imprese commerciali o industriali. Un businnes miliardario che condiziona il mercato: Esistono società primarie che emettono fatture incomprensibili, errate, incomplete. Gli utenti, inconsapevoli, pagano consumi presunti, che non hanno utilizzato, che forse utilizzeranno in futuro.

“Energy Rate” nasce per contrastare questa situazione insostenibile” - afferma il presidente Paolo Coppola, trentunenne di Imperia, un master in Energy management. -” Abbiamo deciso di fondare una società di consulenza che adotta comportamenti etici nei confronti degli utenti dell'energia. Un gruppo di consulenti, ora siamo una quindicina, ma entro la fine dell'anno l'organico sarà composto da cinquanta persone, che aiuta famiglie e imprese a gestire un rapporto corretto con l'energia. Riteniamo – continua Coppola – che il futuro della Terra passi attraverso l'utilizzo sempre maggiore di fonti energetiche rinnovabili”. E leggendo i post nel profilo facebook della società non ci sono dubbi sulle intenzioni di questo gruppo di giovani visionari “ L'idea di "fare impresa" in questi tempi bui, di dare lavoro a tante persone che lo stanno cercando, è di per se un atto di coraggio. Costituire un'impresa etica è una sfida vincente. Mettere la persona al centro, come evidenzia il logo di Energy Rate, è l'unico modo per costruire valore. Il mercato dell'energia è un caos, centinaia di società se lo contendono senza scrupoli. Va bene tutto, Ogni comportamento è lecito, finalizzato a vendere energia elettrica, gas, impianti. Le persone, gli utenti, sono clienti da ghermire e conquistare. Sono target, oggetti della battaglia commerciale. Sono la preda”.

La mission di Energy Rate, che prevede la figura del consulente etico , capovolge questa visione. Il consulente etico ha il compito di aiutare persone e imprese a gestire in modo corretto gli approvvigionamenti energetici. L'interesse del consulente etico coincide perfettamente con quello dell'utente che assiste. Coincide con l'esigenza della famiglia monoreddito di ridurre i costi delle bollette. Coincide con la necessità della piccola impresa artigiana di contenere i costi dell'energia, perchè c'è la crisi, e ogni euro risparmiato è essenziale per la sopravvivenza dell'impresa stessa. Coincide anche con gli interessi della media e grande azienda, dove i costi dell'energia costituiscono una parte significativa delle spese di gestione. Alcune decine di migliaia di euro risparmiati possono significare un licenziamento in meno, oppure un'assunzione in più. Coincide con l'interesse dell'azienda agricola operante sul territorio, in crisi anche per l'elevata incidenza dei costi energetici..Coincide anche con la mission delle centinaia di realtà no profit, che operano nel campo sociale e dell'assistenza, nel mondo dello sport, della cultura e dell'arte. La società imperiese ha sede in via Don Abbo 12, al grattacielo Doria, e sta selezionando decine di giovani. “Siamo etici anche nel rapporto con chi lavora nella società “ - afferma Marco Donatiello, responsabile delle risorse umane - “ i nostri consulenti insieme alla loro preparazione e correttezza professionale, costituiscono il capitale sociale di Energy Rate”.

Forse Imperia, ma l'intero Paese, ha bisogno di giovani che avviano un'impresa basata sull'etica. L'obiettivo di occupare entro la fine del 2014 cinquanta persone è di per se un atto di coraggio, in una città dove la disoccupazione aumenta, i posti di lavoro svaniscono, e la speranza di lavoro è un miraggio. 

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