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Attualità | 25 luglio 2014, 07:05

Grazie a 'R&B Agricoltura' ritorna nella nostra provincia in produzione la 'cipolla egiziana'

Come afferma il loro nome scientifico 'Allium proliferum', queste cipolle si adattano molto bene al nostro clima e sono particolarmente 'prolifiche'.

Grazie a 'R&B Agricoltura' ritorna nella nostra provincia in produzione la 'cipolla egiziana'

Grazie a 'R&B Agricoltura' ritorna nella nostra provincia in produzione la cipolla egiziana (Allium cepa var. viviparum proliferum), un raro e antico ortaggio coltivato in passato nei  terreni dai nostri antenati che genera dei bulbilli aerei già formati e pronti da raccogliere, in grado di riprodursi velocemente adattandosi facilmente anche alle temperature invernali.

Come afferma il loro nome scientifico 'Allium proliferum', queste cipolle si adattano molto bene al nostro clima e sono particolarmente 'prolifiche'. Piantate nel terreno produrranno ogni anno cipolle aeree e per gli anni a venire, aumentando in maniera quasi esponenziale la produzione. Questa antica varietà verrà distribuita gratuitamente durante l'incontro del gruppo R&B del 2 agosto 2013 a Ventimiglia, per essere nuovamente reintrodotta nei nostri orti anche in un ottica di biodiversità e promozione. Sono anche chiamate 'Albero delle cipolle', 'cipolle invernali' o 'cipolle perenni'. L'intera pianta può essere consumata ad uso alimentare. Le cipolline possono essere cucinate e preparate proprio come qualsiasi altra cipolla, cotte in minestre, fritte, o crude in insalata.

Il nome 'egiziana' è molto misterioso. Sappiamo che gli antichi Egizi adoravano le cipolle. Credevano che la sua forma sferica e anelli concentrici simboleggiasse la vita eterna. Erano addirittura presenti anche nelle sepolture egiziane per i faraoni. Non sappiamo con sicurezza se questa varietà deriva proprio dalla civiltà Egizia, la parte del nome 'egiziana' rimane quindi  un mistero. Di sicuro era una varietà presente in passato  nei nostri terreni. L'agricoltura anche nella nostra provincia ha subito nel corso dei secoli  un vero e proprio processo di industrializzazione e di specializzazione con coltivazioni sempre più intensive e con il ricorso a prodotti chimici sempre più efficaci. Ciò ha avuto come naturale conseguenza la perdita o l'eliminazione graduale, a volte completa, di varietà considerate 'inutili' dall'agricoltura moderna, ma che invece, potrebbero possedere caratteri interessanti per i futuri agricoltori o essere adatte per tecnologie particolari, che oggi non riusciamo neppure a immaginare.

"La nostra idea come R&B agricoltura - conclude Marco Damele - è dunque quella di creare una rete di biodiversità in continua crescita, diffusione e promozione".

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