Imperia: Giovanni Bonifazio sulle dichiarazioni del consigliere Chiaraman "Politica è arte di governare"

Giovanni Bonifazio esprime una sua riflessione in merito alle dichiarazioni del consigliere comunale Gianni Chiaraman (leggi qui).

"Leggo divertito le dichiarazioni del consigliere Chiaraman, il quale afferma: "La mia è politica del fare -  di seguito continua nella sua lettera - non faccio politica, soprattutto non faccio politica davanti alle telecamere...anzi proprio politica io non ne faccio!”. Viene spontaneo domandarsi se, il consigliere è confuso o non sa cosa sta scrivendo, la parola “politica”, secondo un'antica definizione scolastica, è l'Arte di governare, e lui è un membro come consigliere del consiglio comunale imperiese. Il termine, di derivazione greca (da polis "πόλις", città), si applica tanto all’attività di coloro che si trovano a governare quanto al confronto ideale finalizzato all'accesso all'attività di governo o di opposizione. La prima definizione di "politica" (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine "polis", che in greco significa la città, la comunità dei cittadini; politica, secondo il filosofo ateniese, significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Altre definizioni, che si basano su aspetti peculiari della politica, sono state date da numerosi teorici: per Max Weber la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell'uso della forza; per David Easton essa è la allocazione di valori imperativi (cioè di decisioni) nell'ambito di una comunità; per Giovanni Sartori la politica è la sfera delle decisioni collettive sovrane. Di là dalle definizioni, la politica in senso generale, riguardante "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva, in altre parole opera nelle strutture deputate a determinarla, la politica è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o sue sub strutture territoriali. In tal senso "fa politica" anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare. Credo che alcuni consiglieri appartenenti a questo consiglio comunale, essi siano di opposizione o di maggioranza, dovrebbero prendere esempio dal consigliere del Pdl, chiedendo scusa ai loro elettori, per i disagi arrecati ai cittadini e all’immagine della città".