"Le dimissioni rassegnate dagli assessori Lanteri e Calcagno rappresentano una smentita politica dell'intero gruppo dirigente del PdL e del Sindaco Strescino, avendo avuto essi la responsabilità della conduzione di due settori fondamentali e caratterizzanti: urbanistica, edilizia privata e porti il primo; bilancio e finanze il secondo". Ad intervenire sul fatto politico del giorno è Pasquale Indulgenza, capo gruppo di Rifondazione in Comune ad Imperia:
"E' il palese fallimento di un indirizzo seguito da oltre dieci anni - continua Indulgenza -, a partire dalla prima gestione del Sindaco Sappa. Le sostituzioni annunciate aggravano la situazione, poiché si tratta di due anziani esponenti della Destra locale che hanno fatto la continuità di un sistema di governo cittadino e provinciale che si rivela oggi clamorosamente fallace. Nel caso del Sig. Leone, la cosa appare ancor più grave, poiché si tratta di un esponente politico chiamato in Giunta dopo che qualche giorno fa è stato addirittura querelato da un alto funzionario del Comune che gli ha contestato espressioni denigratorie nei suoi confronti pronunciate nel corso di una conferenza stampa del PdL. Conferenza cui aveva partecipato lo stesso Sindaco, capo dell'Amministrazione, che adesso lo nominerebbe assessore!!!!
Posto che questo ceto politico, nella sua interezza, si qualifica dà sè per i comportamenti e lo stile che tiene, esso va interrogato dalla Città sul suo disegno politico liberista e aziendalista, che ha portato ad un progressivo offuscamento delle prerogative del pubblico e all'aggravarsi dei problemi sociali della nostra comunità, sempre più sofferente di disuguaglianze e disservizi. Noi facciamo appello agli Imperiesi affinché si rendano conto che esso, all'interno del quale i sempre più evidenti scontri di potere fanno il paio con la gravità degli errori che si commettono, non è meritevole di mantenere il consenso e il potere che gli è stato dato.
Chiedo pubblicamente e nuovamente al Presidente del Consiglio Comunale, Falciola, di provvedere a convocare immediatamente la Conferenza dei Capigruppo, come è suo preciso dovere, prima di abbandonare la sua carica, di garanzia per tutte le rappresentanze, con il rischio che nel Palazzo e negli ambienti di maggioranza ci si inventi un ennesimo, intollerabile rinvio della prossima seduta del'Assembla, che aspetta da novembre di discutere la mia mozione sui vertici della 'Porto di Imperia' e che, al punto cui sono giunte le cose, va riunito subito, con procedura d'urgenza e in forma straordinaria".
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