Imperia: cittadini pronti a organizzarsi se aumenterà ancora la tassa sui rifiuti

Il trasferimento dei rifiuti dalla provincia di Imperia a quella di Savona nella discarica del Boscaccio sulle alture di Vado Ligure comporterebbe per un Comune come quello di Imperia particolarmente penalizzato un aggravio di spese calcolabile sui 2 milioni e 800 mila euro all’anno. Lo ha detto l’assessore all’amministrazione finanziaria Marco Calcagno. Una enormità per il bilancio del Comune capoluogo che da poco ha alzato la Tarsu, la tassa sulla spazzatura. Se dalle casse del Comune, alla fine, dovrà uscire questa cifra a sborsarla dovranno essere i cittadini di Imperia, che saranno sottoposti a un altro salasso che contribuirebbe a dissanguare le tasche di molte famiglie già provate da una amministrazione civica che dopo gli “anni d’oro” di Sappa non ha esitato a mettere le mani nelle tasche dei propri amministrati sotto forma di aumento di tariffe e tagli. Ma questa volta gli imperiesi proprio non ci stanno. E’ già pronto, infatti, un coordinamento di cittadini decisi a tutto pur di non farsi spremere come limoni. Nell’occhio del ciclone, in particolare, c’è l’amministrazione Giuliano. "Se per dieci anni – dice una promotrice tra l’altro vicina al Pdl – non sono stati capaci di risolvere il problema adesso dobbiamo rimetterci tutti noi? Che siano loro a pagare con le proprie tasche. Invece di acquistare ville e teatri in giro per la provincia potevano dedicarsi a risolvere il problema rifiuti. Perché non lo hanno fatto?"