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Sanità | 17 ottobre 2025, 18:21

Ventimiglia in rosa: convegno sul "Tumore al seno, un unico percorso...per sconfiggerlo" al Forte dell'Annunziata (Foto e video)

Un'iniziativa per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione

Ventimiglia in rosa: convegno sul "Tumore al seno, un unico percorso...per sconfiggerlo" al Forte dell'Annunziata (Foto e video)

Ventimiglia in rosa. "Tumore al seno, un unico percorso...per sconfiggerlo" è stato il tema al centro del convegno andato in scena nel pomeriggio odierno nel Museo Civico Archeologico, al Forte dell'Annunziata, alla presenza di autorità civili, militari, medici, infermieri, specialisti, associazioni e cittadini.

 

Un incontro fortemente voluto dall'assessore ai servizi sociali Milena Raco e da Patrizia Bottiglieri, dama ai meriti dei Savoia e volontaria della Croce Verde Intemelia, che rientrava tra le iniziative della Campagna Nastro Rosa – LILT for Women 2025, promossa dalla LILT Imperia Sanremo, per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione del tumore al seno, ancora oggi la prima causa di morte oncologica femminile. Per l'occasione sono intervenuti il dottor Claudio Battaglia e la dottoressa Stefania Russo. 

"L'ottobre in rosa è celebrato in tutta Italia e, perciò, ci sembrava doveroso, come comune di Ventimiglia, non trascurare iniziative che, attraverso una giusta campagna di sensibilizzazione, possano avvicinare a un argomento così sentito: la prevenzione al tumore al seno" - dice l'assessore Milena Raco presente all'incontro insieme al consigliere comunale Gabriele Amarella - "Grazie al vicesindaco Marco Agosta, che si occupa di sanità, ci siamo messi in contatto con l'Asl1 Imperiese, che ci ha aperto le porte. Oggi è l'inizio per proporre in rete altri eventi e iniziative per far capire quanto sia importante la prevenzione e far conoscere i servizi che abbiamo a disposizione".

Sono circa 60mila i nuovi casi l'anno di cancro al seno tra le donne, sempre più giovani. "Bisogna fare prevenzione" - sottolinea il dottor Claudio Battaglia - "La prevenzione primaria significa educazione alimentare, controllo del peso e attività fisica, la prevenzione secondaria, invece, significa che bisogna usare gli strumenti che abbiamo a disposizione come la mammografia, l'ecografia ed eventuali esami indicati dallo specialista per la mammella perché il tumore non lo sentiamo e quando lo sentiamo spesso è troppo tardi. Ricordiamoci di fare la mammografia dai 40 anni e l'ecografia mammaria annuale in donne di età compresa tra i 25 e i 40 anni. La prevenzione è fondamentale. Nella nostra provincia siamo intorno ai 225-230 nuovi casi all'anno".

Diagnosi precoce, controlli regolari e corretti stili di vita per aumentare le possibilità di guarigione e ridurre la mortalità. "Una prevenzione secondaria è un programma attuato su persone sane per ricercare segni precoci di malattia ai fini di una terapia altrettanto precoce e di una maggiore probabilità di guarigione. Donne tra 50 e 75 anni asintomatiche devono sottoporsi a controllo mammografico ogni due anni- illustra la dottoressa Stefania Russo - "A tutt'oggi il criterio su cui si basa la sua effettuazione è l'età: più avanza, maggiore è il rischio di sviluppare il tumore. I fattori di rischio sono anche la storia riproduttiva della donna, la familiarità per tumore al seno o all'ovaio, neoplasie e trattamenti pregressi e mutazioni di specifici geni. Lo screening oncologico organizzato non è solo un test ma è un percorso che deve essere sottoposto a controlli di qualità in ogni sua fase, deve essere svolto da personale dedicato e adeguatamente formato e disporre di attrezzature e di sistemi informativi adeguati. Per lo screening mammografico arriva un invito tramite lettera, si prende un appuntamento tramite telefono, è gratuito, è rapido e sicuro. Un intervento di prevenzione deve mirare al miglior rapporto costo/beneficio riducendo l'incidenza degli effetti indesiderati. Occorre distribuire con cognizione di causa le risorse in modo tale che ogni donna tragga il miglior vantaggio in termini di prevenzione a seconda del proprio rischio di ammalarsi. Una diagnosi precoce porta alla guarigione".

"Per migliorare è necessaria una forte volontà istituzionale, un'allocazione di risorse infrastrutturali, tecnologiche e umane adeguate al fabbisogno e mantenute nel tempo, potenziamento e consolidamento dei coordinamenti regionali di screening e formazione continua" - sottolinea la dottoressa Russo - "Nel 2025 sono previsti in Asl1 Imperiese 10.5000 test. Il ruolo complementare, integrativo alla mammografia aumenta la sensibilità e la specificità dell'imaging radiologico, soprattutto nel seno denso. Esame di prima istanza, invece, nelle donne giovani. La tomosintesi porta un miglioramento del contrasto della lesione, una riduzione sovrapposizione dei tessuti, analisi 3D della lesione e analisi 3D della distribuzione delle microcalcificazioni. La biopsia ecoguidata viene fatta con anestesia locale e ago a scatto per lesione dubbia o sospetta alla Mx o Etg per verificare la benignità o malignità del reperto. La risonanza magnetica precisa la diagnosi di natura della lesione nota, permette di capire la sede, le dimensioni e il numero delle lesioni e una valutazione della mammella controlaterale. E' necessario fare un esame di secondo livello prima di discutere le opzioni terapeutiche".

L'impegno costante della Lega Italiana per la lotta contro i tumori è investire in salute sapendo che la prevenzione è l'arma vincente contro il cancro e lo stesso screening senologico può portare a una riduzione della mortalità per il cancro al seno sino al 40 per cento. "La salute è un bene prezioso proteggiamolo con la prevenzione" - dice Marilena Piardi, consigliere comunale di minoranza a Vallecrosia - "La conferenza di oggi ci ha illustrato il percorso possibile nel caso di una diagnosi di tumore al seno. L'Asl Imperiese ha al suo interno una Brest Unit che opera costantemente al fianco delle donne e per le donne. Utilizziamo le armi che abbiamo per tutelarci, la prevenzione salva la vita".

Elisa Colli

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