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Attualità | 22 agosto 2025, 07:24

Sanremo alza la voce sulla sanità: convocata la quinta commissione, il Ponente teme l’accorpamento delle Asl

Sul tavolo Punto Nascite, fusione tra Imperia e Savona e risorse per la residenzialità. Amministratori e cittadini temono che la riforma penalizzi i servizi in Riviera

La sede di Asl 1 a Bussana

La sede di Asl 1 a Bussana

La sanità torna al centro del dibattito politico a Sanremo. La prospettiva di una fusione tra Asl 1 Imperiese e Asl 2 Savonese ha spinto il Comune a muoversi con decisione, convocando la quinta commissione consiliare per affrontare un tema che preoccupa cittadini e amministratori del Ponente. Sul tavolo non ci sarà soltanto l’ipotesi di accorpamento, ma anche questioni cruciali come il futuro del Punto Nascite di Sanremo e le risorse destinate alla residenzialità.

“Unire Asl1 e Asl2 significa per Sanremo e per tutto il territorio da Riva a Ventimiglia soccombere nella sanità pubblica. Come possiamo reagire?”, è l’interrogativo che circola con forza tra amministratori, operatori e cittadini. Il timore è che un’unica struttura, più grande e accentrata, finisca per depotenziare ulteriormente i servizi in una zona già fragile e logisticamente complessa, con tempi di spostamento lunghi e un territorio articolato tra costa ed entroterra.

La discussione si inserisce nel quadro più ampio delle riforme annunciate dalla Regione, che puntano a passare dalle attuali cinque Asl liguri a tre. Una riduzione che, nelle intenzioni, dovrebbe razionalizzare i servizi e abbattere costi di gestione, ma che in Riviera viene percepita come un rischio di marginalizzazione.

Il dibattito politico è acceso. Se da un lato la Regione difende la necessità di una riorganizzazione profonda, dall’altro c’è chi chiede garanzie precise: la qualità dell’assistenza non deve essere sacrificata sull’altare dei numeri. In particolare, nel Ponente si rivendica la necessità di rafforzare ospedali e presidi territoriali, già messi alla prova da carenze di personale e difficoltà croniche nella copertura dei servizi.

Proprio per questo, a Palazzo Bellevue si è deciso di convocare la quinta commissione consiliare, competente in materia sanitaria, che affronterà in maniera specifica l’argomento dell’accorpamento. L’incontro, fissato dal presidente Antonio Cavallero, vedrà all’ordine del giorno non soltanto la richiesta di chiarimenti su una possibile fusione tra Imperia e Savona, ma anche il tema del Punto Nascite di Sanremo, già discusso in Consiglio lo scorso giugno, e le questioni legate alla residenzialità, con particolare riferimento all’impegno economico delle Asl in questo settore.

Per i sindaci del territorio, il tema non può essere affrontato con logiche di accorpamento “a freddo”: serve un confronto ampio che coinvolga istituzioni, operatori sanitari e cittadini, affinché non si perda di vista il principio fondamentale della sanità pubblica, cioè la prossimità e l’accessibilità delle cure.

Il timore che si fa strada è chiaro: in un’eventuale fusione con Savona, l’imperiese rischierebbe di contare meno nelle scelte strategiche, con conseguenze dirette sulla qualità dell’assistenza per migliaia di cittadini.

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Andrea Musacchio

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