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Politica | 03 agosto 2025, 13:21

"Ventimiglia sprofonda nell'insicurezza", l'attacco del Movimento 5 Stelle all'amministrazione

Le recinzioni e le telecamere non servono, secondo il Movimento, che chiede credibilità e azioni concrete per il decoro e la giustizia sociale

Maria Spinosi

Maria Spinosi

“Ventimiglia continua a sprofondare nell’insicurezza, sotto gli occhi di un’amministrazione incapace di gestire il presente e di programmare il futuro. L’ennesima rissa degenerata in un accoltellamento e in una sassaiola è solo l’ultimo episodio di una lunga serie che dimostra come gli slogan sull’ordine e la sicurezza siano parole vuote, buone solo per le campagne elettorali”. Ad intervenire sull’argomento è il Movimento 5 Stelle intemelio che continua: “Ventimiglia, la nostra città, è stata ferita nel profondo: da barriere e recinzioni che non solo non hanno risolto nulla, ma hanno aggravato il disagio sociale, da un’amministrazione che non affronta con coraggio e competenza la complessità del problema, lasciando Ventimiglia in balia del caos.

I vigilantes annunciati e pagati coi soldi pubblici? Mai visti. Le nuove telecamere? Nessuno sa se ci siano e dove siano. I veri responsabili del degrado? Mai toccati. L’unica cosa certa è l’abbandono e il senso crescente di insicurezza.

A tutto ciò si aggiunge una classe politica che non ha credibilità. Una classe politica che non rispetta le leggi – come dimostrano gli autovelox illegali mantenuti attivi anche dopo sentenze dei giudici – e che fa pagare ai cittadini le spese legali delle sue sconfitte in tribunale. Una classe politica che sposta gli studenti in aule non idonee, bestemmia durante i consigli comunali, e antepone il relax dei turisti alla memoria e al rispetto dei morti.

E quando chi governa non è credibile, viene meno anche la deterrenza: chi dovrebbe rispettare le regole se chi le esige è il primo a ignorarle? Il degrado morale precede e alimenta il degrado urbano. La disfunzione istituzionale crea terreno fertile per l’illegalità.

Ventimiglia merita dignità, sicurezza vera e giustizia sociale e soprattutto rappresentanti credibili, in grado di agire con autorevolezza, non con arroganza. Questi sono i migliori antidoti per avanzare in materia di sicurezza”.

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