Continuano senza sosta, da ormai cinque giorni, le ricerche di Jonathan Forzan, il giovane di 32 anni scomparso nella mattinata di martedì da Riva Ligure. Dopo aver salutato i nonni, Jonathan era uscito di casa con l’intenzione – almeno apparente – di andare al mare. Da quel momento, però, si sono perse completamente le sue tracce.
Le operazioni di monitoraggio, coordinate dai Carabinieri della stazione di Santo Stefano al Mare, proseguono su più fronti: sia via mare che via terra. Fin dalle prime ore successive all’allarme – scattato nella tarda serata di martedì, quando sulla spiaggia sono state trovate le sue infradito – sul territorio è scattato un importante dispositivo di ricerca che coinvolge forze dell’ordine, vigili del fuoco, protezione civile e volontari.
A Santo Stefano al Mare è stato istituito il Centro Operativo Comunale, punto di riferimento per il coordinamento delle attività. Qui operano squadre specializzate dei Vigili del Fuoco, con la responsabile provinciale della protezione civile, i TAS (Topografia Applicata al Soccorso) e le unità del soccorso acquatico dotate di gommone e moto d’acqua. A supporto anche l’uso di droni e sistemi a pilotaggio remoto, per sorvolare e mappare i tratti di costa più impervi.
Nella mattinata di oggi – probabilmente intorno alle 12 – è previsto un nuovo vertice in Prefettura a Imperia per fare il punto con tutte le forze in campo. L’obiettivo è aggiornare le strategie operative e continuare a mantenere alto il livello di attenzione in un caso che, giorno dopo giorno, tiene col fiato sospeso non solo familiari e amici, ma l’intera comunità rivese.
Nonostante l’enorme dispiegamento di risorse, al momento non è emerso alcun elemento concreto che possa chiarire cosa sia accaduto al giovane. Resta quindi aperta ogni ipotesi.














