Il 5 maggio scorso è stato raggiunto un risultato straordinario, costruito gradualmente attraverso un progetto unico nel suo genere sul territorio italiano.
Da una parte il CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI) ha inserito la Falconeria come attività di promozione sociale su tutto il territorio nazionale. In parallelo a questo importantissimo riconoscimento la Presidenza Nazionale dell’ente, ha conferito a Sabina Camarda la delega di Referente Tecnico Nazionale per questo settore.
Dopo la delega dell’UNESCO di un paio di anni fa, con la quale veniva individuata in Sabina Camarda la figura di riferimento per quanto riguarda la salvaguardia dell’arte della Falconeria come bene immateriale dell’umanità, questo nuovo riconoscimento accresce ulteriormente le possibilità di promuovere questa antica arte e divulgare le informazioni storiche e culturali che la Falconeria stessa porta con sé, essendo una disciplina antica di secoli. Inoltre è la prima volta che un ente di promozione sportiva, ancorché nell’ambito della promozione sociale, riconosce quest’arte fra le sue discipline.
Il progetto tramite il quale è avvenuto il riconoscimento e la nomina di Sabina Camarda, si articola su diverse attività e proposte. Prima fra tutte la divulgazione di quest’arte come strumento e mezzo per sensibilizzare le persone sui problemi ambientali e di cura e protezione delle risorse naturali. Per ottenere questo risultato, oltre alla possibilità di organizzare seminari e workshop su tutto il territorio nazionale, sarà possibile, grazie all’appoggio di CSEN, avviare corsi specifici per ottenere la certificazione di Falconiere. Un iter di questo tipo era già previsto in ambito locale attraverso la stretta collaborazione fra Sabina Camarda, Terra di Confine e le istituzioni locali. Ora, con la presenza attiva di CSEN, sarà possibile ampliare gli obiettivi su tutto il territorio nazionale, organizzando veri e propri corsi su più livelli per l’ottenimento della qualifica di Falconiere. Grazie a questo progetto si potrà garantire una maggiore consapevolezza, attenzione e un’attiva salvaguardia dei rapaci su tutto il territorio italiano.
Il progetto parte da lontano, già dal 2018, anno di fondazione dell’associazione Terra di Confine, ci si è dedicati a divulgare una cultura naturalistica attraverso l’arte della Falconeria che, più di ogni altra disciplina con gli animali, permetteva di avvicinare le persone ad esperienze e approfondimenti sulla protezione della Natura. L’esperienza maturata in tutti questi anni ha portato alla redazione di un progetto strutturato di didattica teorico-pratica che garantisse conoscenze e competenze adeguate per la gestione dei rapaci e, di conseguenza e se necessario, la costituzione di una rete di esperti finalizzata anche all’eventuale reintroduzione e ripopolamento di specie autoctone scomparse.
Oltre all’aspetto culturale, tramite il CSEN sarà possibile proporre e organizzare attività sportive, ludiche o agonistiche, nell’ambito della Falconeria, con regolamenti specifici, che potranno ulteriormente incentivare la visibilità di questo antica arte.














