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Eventi | 16 marzo 2024, 18:11

Dolceacqua e Monaco unite da “Un destino, alle fonti della tragedia”: collettiva in mostra al Castello dei Doria (Foto e video)

Esposizione inaugurata alla presenza di autorità civili locali, regionali e monegasche

Dolceacqua e Monaco unite da “Un destino, alle fonti della tragedia”: collettiva in mostra al Castello dei Doria (Foto e video)

Tuffo nella storia che lega il Principato di Monaco al comune di Dolceacqua alla fine del XV secolo con la collettiva “Un destino, alle fonti della tragedia”, a cura dell’associazione AIAP Monaco, in esposizione al Castello dei Doria. E' stata inaugurata, oggi pomeriggio, alla presenza di autorità civili locali, regionali e monegasche.

Un evento culturale che rientra tra le iniziative del gemellaggio tra Dolceacqua e il Principato di Monaco. "Un'associazione di artisti del Principato di Monaco espongono le loro opere nel Castello dei Doria come l'anno scorso avevano fatto i nostri artisti a Monaco" - fa sapere il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola, presente insieme al consigliere comunale Luana Mauro.

In mostra opere di diversi artisti del Comitato nazionale monegasco dell'associazione delle Arti Plastiche presso l'Unesco. "E' uno dei tanti eventi culturali che si sono svolti e che si stanno svolgendo nel quadro del gemellaggio tra Monaco e Dolceacqua" - dice Giulio Alaimo, ambasciatore d'Italia nel Principato di Monaco - "Un evento che valorizza il patrimonio comune strutturale, di valori e di identità che c'è tra queste due realtà limitrofe".

Attraverso le opere di Olivia Barisano, Caroline Bergonzi, Valérie Bernard, Florian Ferrua, Christine Franceschini, Christian Giordan, Ania Pabis Guillaume, Agnès Jennepin, Helena Krajewicz & Rob Rowlands, Sophie Lannier, Laurent Lassource, Nathalie Leger, Laurent Papillon, Bolonie Shuhaibar, Tatjana Sonjov & Gil, Florent Testa, Marie-Aimée Tirole e Sven Vandenbosch, seguendo l’oscuro destino di Bartolomeo Doria, figlio di Francesca Grimaldi e Luca Doria, viene ricordato il momento storico di ravvicinamento che per mezzo secolo migliora le relazioni tra i due partiti (Ghibellini e Guelfi) attraverso il genere della tragedia. L’epoca in cui si inserisce l’epopea di Bartolomeo Doria riporta i visitatori nella storia del nostro territorio. Una cartografia continuamente ridefinita che passa da un protettorato a l’altro, in costante tensione politica. Il dramma, già intuito dalla discendente della dinastia dei Grimaldi e le molteplici peripezie che lo precedono e che ne seguono, avrebbero potuto essere l’origine di una tragedia letteraria. Il castello dei Doria, la cui architettura restante immerge i visitatori immediatamente all’interno di una scenografia teatrale, mantiene nuovamente questo legame con la tragedia antica. Queste storie di uomini e donne illustri, tra cui le esaltate passioni scatenano nello spettatore effervescenza e sconvolgimenti.

Le opere, pensate per il castello, sono racconti astratti, emozioni percepite, varie interpretazioni e conversioni della detta storia. Un destino tragico che, nonostante la lontananza nel tempo, fa pensare alle varie analogie con la nostra epoca contemporanea. "E' importantissimo lo scambio culturale tra i due paesi. Uno scambio che dura da tanto tempo grazie al sindaco Fulvio Gazzola" - dice il consigliere regionale Mabel Riolfo - "Questa mostra rappresenta un po' un sunto e il connubio tra queste due realtà".

Si potrà visitare la mostra fino al 2 aprile. Verranno organizzate visite dedicate all'esposizione sabato 23 e sabato 30 marzo alle 11. Per partecipare è necessaria la prenotazione tramite ufficio Iat entro il 20 marzo al telefono +39 0184 206 666, via Whatsapp o via email a iat@dolceacqua.it.

L'evento odierno si è concluso con la degustazione di alcune specialità tipiche  locali, salate e dolci.

Elisa Colli

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